Intel, il domani è fantascienza

Intel, il domani è fantascienza

Quattro autori reclutati per vedere il futuro attraverso la fantascienza. E per pensare a come costruire per esso chip ad hoc
Quattro autori reclutati per vedere il futuro attraverso la fantascienza. E per pensare a come costruire per esso chip ad hoc

Intel ha lanciato un progetto affascinante: ha contatto alcuni dei maggiori autori di fantascienza chiedendogli di immaginare un futuro a partire dai suoi prodotti .

Il nome è già tutto un programma : “The Tomorrow Project” (il progetto del futuro). Con esso ha assunto i quattro autori Markus Heitz (autore tedesco noto per la saga fantasy della Terra Nascosta ), Douglas Rushkoff (“padre”, tra l’altro, del termine “nativi digitali”, media theorist e autore associato con la cultura cyberpunk), Ray Hammond e Scarlett Thomas.

I racconti sono disponibili in download gratuito : Rushkoff ha scritto “Last Day of Work”, Hammond “The Mercy Dash”, quello di Heitz è “The Blink of an Eye” e Thomas è l’autrice di “The Drop”.

Oltre a rappresentare un progetto “letterario”, tuttavia, Intel ritiene che possa dare l’opportunità di prevedere alcune delle aspettative e delle visioni dei consumatori e della società per quanto riguarda la tecnologia. Meglio indirizzando, di conseguenza, la ricerca e lo sviluppo di nuovi prodotti.

“Quando sviluppiamo chip per i vostri computer, telefoni e televisori – ha detto il manager futurista di Intel Brian David Johnson – dobbiamo farlo con circa 5-10 anni di anticipo”.
Per questo è importante per il chipmaker avere una visione di futuro, per capire come le persone (produttori, partner e utenti che avranno alla fine in mano i prodotti) intendano utilizzarli.

Una necessità che è diventata, peraltro, ancora più impellente ora che il mondo della tecnologie sembra destinato a passare dall’era dei PC a quella dei dispositivi mobile.

Claudio Tamburrino

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Pubblicato il
22 ago 2011
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