All’inizio del prossimo anno Intel lancerà sul mercato il suo disco a stato solido più economico: un modello da 40 GB che, seppure concepito principalmente come drive di boot per i server, potrà essere utilizzato anche nei netbook e in altri PC portatili di fascia bassa. Il nuovo SSD verrà proposto ad un prezzo di circa 120 dollari.
Chiamato in codice Glen Brook , l’SSD sarà commercializzato con il nome X25-V e utilizzerà memorie NAND flash di tipo multi-level cell, definite da Intel il 40 per cento più economiche rispetto a quelle single-level cell (SLC) impiegate nella sua attuale linea di SSD X25-E.
Come si è accennato, l’X25-V è stato pensato soprattutto per ospitare il sistema operativo dei server, accelerandone così la fase di avvio. Dato il suo basso costo, questo drive sarà tuttavia proposto anche in ambito consumer come unità di storage principale per netbook, notebook ultrasottili di fascia bassa e UMPC.
All’inizio della prossima estate Intel conta di lanciare anche una nuova linea di SSD di classe enterprise con tagli di 50, 100 e 200 GB. Per confronto, l’attuale linea di drive X25-E ha capacità comprese fra 32 e 64 GB. A differenza di questi ultimi, però, i primi adotteranno chip di memoria MLC.
Grazie alla rapida evoluzione delle tecnologie di produzione e al costante miglioramento dei controller, gli SSD basati su memorie MLC stanno recuperando parte del gap prestazionale che da sempre li penalizza nei confronti delle unità con chip SLC. Oggi le memorie NAND flash SLC forniscono ancora le performance più elevate, soprattutto in scrittura, ma il loro prezzo non sempre giustifica l’incremento di velocità fornito. Gli SSD MLC di fascia più alta, come ad esempio i Corsair serie X , sono oggi in grado di fornire velocità di trasferimento dati sequenziali di circa 240 MB/s in lettura e di 170 MB/s in scrittura: più che sufficienti per la maggior parte dei compiti.
Alessandro Del Rosso