Spesso anche i SSD definiti “consumer” hanno costi poco popolari, che li tengono lontani dal mercato mainstream e dai netbook, ma un crescente numero di produttori sta introducendo modelli che, pur con capacità modeste e performance non al top, si propongono come interessanti complementi agli hard disk magnetici. Uno di questi dischi è l’ appena annunciato X25-V Value di Intel, il cui prezzo all’ingrosso si aggira intorno ai 100 euro (125 dollari in USA).
Chiamato in codice Glen Brook , l’X25-V utilizza memorie NAND flash MLC da 34 nanometri, definite da Intel il 40 per cento più economiche rispetto a quelle single-level cell (SLC) impiegate nella sua attuale linea di SSD X25-E.
Il primo membro della famiglia X25-V ha una capacità di 40 GB e, come la maggior parte dei SSD di questa categoria, il suo ruolo è principalmente quello di affiancare un hard disk per velocizzare l’avvio del sistema operativo o di specifiche applicazioni. Ciò non esclude che, specie sui netbook, tale drive possa essere utilizzato anche come disco principale: del resto non è passato poi così tanto tempo da quando Asus vendeva Eee PC basati su SSD da 2, 4 o 8 GB.
“Un utente potrebbe caricare sul SSD il sistema operativo Microsoft Windows 7, le applicazioni di Microsoft Office e i suoi giochi preferiti, come Dragon Age: Origins “, spiega il gigante dei chip. “Questa nuova linea di SSD a basso costo permetterà a nuovi utenti di sperimentare i benefici dei SSD, e ciò non soltanto nei notebook o nei PC di fascia alta, ma anche nei desktop mainstream”, ha commentato Stephen Yang, product manager for solid-state drive del rivenditore Newegg.com .
Basandosi sul benchmark PCMark Vantage, Intel afferma che l’X25-V è circa 4 volte più veloce di un tipico hard disk da 7200 RPM. Per chi preferisce riferimenti più concreti, le specifiche tecniche riportano velocità di trasferimento dati sequenziale pari a 170 MB/s in lettura e 35 MB/s in scrittura. Come si può notare, il valore in scrittura è piuttosto modesto se confrontato con quello di altri SSD: la famiglia di drive X25-M Mainstream della stessa Intel, che si colloca subito sopra la X25-V, fornisce velocità in lettura fino a 250 MB/s e in scrittura fino a 100 MB/s.
Pur essendo più veloci, va notato come gli X25-M forniscano un costo per megabyte all’incirca uguale, quand’anche non leggermente migliore, a quello dei fratelli minori: in Italia l’X25-M da 80 GB ha infatti un prezzo su strada di circa 200 euro contro i 102-120 euro dell’X25-V da 40 GB. Di fatto, dunque, l’unica caratteristica che rende la serie Value più conveniente di quella mainstream appare essere la bassa capacità: nella famiglia X25-M, infatti, non esiste un modello da 40 GB.
Un altro produttore californiano, OCZ, la scorsa settimana ha annunciato una linea di SSD consumer a basso costo, denominata Onyx, che attualmente ospita un solo modello da 32 GB dal costo appena inferiore ai 100 dollari. La serie Onyx si pone in diretta concorrenza con quella X25-V di Intel, rispetto alla quale fornisce però velocità più elevate in scrittura (70 MB/s) ma inferiori in lettura (125 MB/s).
Alessandro Del Rosso