Intel conferma i licenziamenti: colpiti circa 19.000 dipendenti

Intel conferma i licenziamenti: colpiti circa 19.000 dipendenti

Per risollevare le sorti della società, dopo quanto emerso con gli ultimi risultati finanziari, Intel ha scelto la via dei licenziamenti.
Intel conferma i licenziamenti: colpiti circa 19.000 dipendenti
Per risollevare le sorti della società, dopo quanto emerso con gli ultimi risultati finanziari, Intel ha scelto la via dei licenziamenti.

Tutto come previsto. Intel ha annunciato un pesante round di licenziamenti, che andrà a impattare su oltre il 15% dell’attuale forza lavoro attiva a livello globale. Tradotto, circa 19.000 dipendenti (dei 125.000 attualmente impiegati) dovranno mettersi alla ricerca di una nuova occupazione.

La nuova Intel riparte dai licenziamenti

Il taglio è stato imposto dai vertici della società, come parte di una strategia pensata per ridurre i costi operativi, per un ammontare stimato in 10 miliardi di dollari in relazione all’anno 2025. Gli azionisti non sono soddisfatti dell’andamento registrato nell’ultimo periodo. E, per non scontentarli, come spesso accade in questi casi, ai piani alti dell’organigramma si è deciso di passare anche per l’allontanamento dei collaboratori.

Giù poi le spese legate a ricerca e sviluppo e stesso destino per gli investimenti in marketing, da qui al 2026. È stata inoltre pianificata la messa al bando dei progetti ritenuti non essenziali e una revisione di tutti gli altri. Pat Gelsinger, CEO del gruppo, si è rivolto allo staff con una dichiarazione di rito.

Questa è per me una notizia dolorosa da condividere. So che sarà ancora più difficile per voi da leggere.

I risultati finanziari relativi al secondo trimestre 2024 hanno visto Intel registrare perdite per 1,6 miliardi di dollari, in netta crescita rispetto al passivo da 437 milioni di dollari in quello precedente.

Il buco di Foundry e i nuovi processori

La responsabilità del trend negativo è da attribuire principalmente alla divisione Foundry. È quelle che si occupa direttamente della produzione dei chip, mentre i business inerenti a PC e server sono sostanzialmente in positivo.

All’orizzonte c’è il lancio di nuovi processori, a partire da quelli della famiglia Lunar Lake, che dovrebbero contribuire a generare profitti dal trend dell’intelligenza artificiale. Stando alle parole di David Zinsner (CFO), potrebbe comunque non bastare. Su questo fronte, si attenderà lo step successivo della roadmap, quello che porterà entro il 2025 al lancio della gamma Panther Lake basata sul processo 18A sviluppato internamente.

Fonte: Intel
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Pubblicato il
2 ago 2024
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