A distanza di oltre tre anni dal lancio del primo chip neuromorfico, Intel ha annunciato il successore Loihi 2. Rispetto alla prima generazione sono stati apportati numerosi miglioramenti, uno dei quali riguarda la tecnologia produttiva. L’azienda di santa Clara ha infatti utilizzato per la prima volta il processo Intel 4 con litografia EUV (extreme ultraviolet).
Intel Loihi 2: oltre un milione di neuroni
I chip neuromorfici sono progettati con lo scopo di emulare il cervello in termini di funzionalità, prestazioni e consumi. Questo traguardo è ancora molto lontano, ma Intel vuole dimostrare di essere sulla strada giusta. Loihi 2 integra 2,3 miliardi di transistor e occupa un’area di 31 mm2, circa la metà di Loihi. Il miglioramento è stato ottenuto grazie all’uso del processo produttivo Intel 4 (noto in precedenze come Intel 7nm).
Ogni chip Loihi 2 contiene 120 core neuronali, 6 processori, un milione di neuroni e 128 milioni di sinapsi. Il nuovo modello neuronale è completamente programmabile (in modo simile ad un FPGA). Rispetto alla prima generazione, Intel ha incrementato la densità di 15 volte, le prestazioni di 10 volte e la larghezza di banda inter-chip di 60 volte. È possibile collegare un chip Loihi 2 a dispositivi basati su architettura tradizionale, sfruttando varie opzioni di connettività, tra cui 10G Ethernet, GPIO e SPI.
Per consentire agli sviluppatori di sfruttare la potenza di Loihi 2, Intel ha sviluppato il nuovo framework open source Lava che supporta piattaforme hardware eterogenee. Loihi 2 è ancora un progetto di ricerca, quindi passeranno molti anni prima di vedere un chip neuromorfico sul mercato.