In conformità a quanto richiesto e previsto nei mesi scorsi da Microsoft con la definizione delle linee guida per i cosiddetti Universal Windows Driver (UWD) o Windows Modern Driver (WMD), Intel ha annunciato questa settimana che il primo pacchetto di driver realizzato in modo da soddisfare i requisiti è stato rilasciato. Si tratta di quelli destinati al funzionamento delle componenti grafiche (versione UWD 25.20.100.6444).
Universal Windows Drivers
La distribuzione degli UWD è obbligatoria per tutti coloro che forniscono hardware destinato a computer e dispositivi con sistema operativo Windows, a partire dalla versione October 2018 Update che nonostante qualche problema di troppo è in fase di rollout. Una novità introdotta dal gruppo di Redmond con l’obiettivo di offrire agli sviluppatori la possibilità di confezionare un solo pacchetto di driver da poter destinare a diverse tipologie di dispositivi, da quelli embedded fino ai tablet e ai PC più tradizionali desktop o laptop, indipendentemente dall’edizione della piattaforma eseguita, inclusa la S Mode di W10. Insomma, è sufficiente sia compatibile con la Universal Windows Platform.
D’ora in avanti Intel impiegherà esclusivamente questa nuova modalità per il rilascio dei driver, passando da Windows Update. Le versioni precedenti saranno considerate legacy e, sebbene gli utenti continuaranno ad avere la possibilità di installarli manualmente, la pratica è sconsigliata.
Focalizzando l’attenzione sull’update in fase di rollout in questi giorni, trattandosi di driver grafici le migliorie potranno essere apprezzate in primis da coloro che si affidano al proprio PC per giocare. Nel dettaglio, la funzionalità Game Tuning supporta alcuni nuovi titoli tra i quali citiamo Far Cry 5, FIFA 18, PlayerUnknown’s Battlegrounds e Rocket League. L’elenco completo è consultabile nel documento di supporto.
Questa invece la lista delle componenti grafiche prodotte da Intel che stanno ricevendo o riceveranno i nuovi driver: UHD Graphics 620/630, Iris Plus Graphics 655, UHD Graphics 600/605, HD Graphics 620/630, Iris Plus Graphics 640/650, HD Graphics 610/615, HD Graphics 500/505, HD Graphics 510/515/520/530, Iris Pro Graphics 580 e Iris Graphics 540.
Il chipmaker avvisa gli utenti di non ricorrere al metodo “Have Disk” o al file INF per l’installazione dei nuovi driver, poiché il processo potrebbe avere come conseguenza (citiamo testualmente) “problemi minori o catastrofici sul sistema e sulla sua stabilità”.
I vantaggi derivanti dall’adozione di questo nuovo metodo interesseranno in primis gli OEM che si troveranno così a poter disporre di una versione base dei driver rilasciata da chi produce la componente hardware (in questo caso Intel) e certificata da Microsoft, dovendo intervenire eventualmente solo sulle personalizzazioni apportate nei dispositivi commercializzati.
Nasce così un nuovo modo per aggiornare i dispositivi Windows, metodologia con cui Microsoft conta di offrire maggiori garanzie all’utenza ed una miglior esperienza di update su tutti i terminali basati sul sistema operativo della casa di Redmond. Evoluzione, anche questa, frutto dell’ispirazione calata da Satya Nadella su un gruppo che in questi anni è andata progressivamente ridisegnando il proprio modo di stare sul mercato.