Intel, Mister Atom dà le dimissioni

Intel, Mister Atom dà le dimissioni

Anand Chandrasekher saluta l'azienda cui ha dedicato la più parte della sua vita professionale e abbandona la divisione "Atom". Intel rassicura tutti: siamo qui per restare, anche nel mobile
Anand Chandrasekher saluta l'azienda cui ha dedicato la più parte della sua vita professionale e abbandona la divisione "Atom". Intel rassicura tutti: siamo qui per restare, anche nel mobile

Roma – Intel perde uno dei suoi manager di primo piano, il responsabile della divisione “Ultra Mobility Group” (UMG) Anand Chandrasekher, che dopo una lunga carriera negli organigrammi del chipmaker statunitense passa a non meglio specificati interessi e getta una luce obliqua sulla capacità di tenuta di un settore del colosso dei processori in un mondo hi-tech in continuo divenire.

La “partenza” di Chandrasekher lascia vacante un gruppo (UMG, appunto) che all’interno di Intel gestisce la tecnologia dei processori x86 a basso consumo noti col nome commerciale di Atom , impiegati nei PC ultra-mobile, nei MID, negli smartphone (almeno nelle intenzioni di Intel) e nel segmento di mercato dei dispositivi portatili.

L’ex-dirigente lascia Intel per “seguire altri interessi”, recita la breve press release rilasciata, mentre a gestire il gruppo UMG verranno piazzati gli attuali vice-presidenti Mike Bell e Dave Whalen. Il chipmaker rassicura sulla volontà di “continuare a fare gli investimenti necessari” per far avanzare Atom e il resto dei progetti per il mercato mobile.

Nondimeno sono proprio le non eccezionali performance di mercato di Atom nei confronti della concorrenza (ovvero il design ARM basato su set di istruzioni RISC e i relativi produttori di CPU) a generare speculazioni sulle reali motivazioni che hanno portato alle dimissioni di Chandrasekher, così come fanno discutere le mosse future di Intel per un mercato – quello dei MID e degli smartphone – dove il chipmaker è costretto a giocare per il momento di rimessa.

Alfonso Maruccia

Link copiato negli appunti

Ti potrebbe interessare

Pubblicato il
22 mar 2011
Link copiato negli appunti