Quello di Intel è stata un cambio di idea repentino : pochi giorni dopo aver annunciato il supporto nello sviluppo del kernel Linux al server grafico XMir incluso da Canonical in Ubuntu, Santa Clara ha fatto retromarcia e chiarito che non potrà offrire sostegno al software che concorre con Wayland alla successione dello storico X11. Canonical dovrà arrangiarsi da sola per garantire piena compatibilità della propria distribuzione con le GPU del chipmaker.
“Non approviamo o supportiamo Canonical nel percorso che hanno scelto, e non porteremo avanti lo sviluppo di patch per XMir d’ora in avanti”: laconica la dichiarazione di Intel, che entra così nella polemica che ha accompagnato la decisione della casa madre di Ubuntu di staccarsi dall’ adozione di Wayland , qualche mese fa ormai, per promuovere il proprio server grafico. Intel da tempo sostiene Wayland e il suo sviluppo, conta nelle proprie file anche il creatore di Wayland Kristian Høgsberg che si occupa pressoché a tempo pieno del progetto software.
A Canonical ora toccherà, come detto, occuparsi da sola del supporto ai chip grafici Intel per mantenere piena compatibilità di Ubuntu con i molti PC e notebook che sfruttano la GPU sempre più spesso integrata direttamente nella CPU. Tutto lo sviluppo dovrà avvenire al di fuori del canale “ufficiale”: il tutto mentre, al momento, manca ancora un supporto diretto alle GPU Nvidia e AMD per XMir. ( L.A. )