Fresco di nomina a nuovo CEO della società, Pat Gelsinger sembra avere già le idee ben chiare sul percorso da intraprendere per consentire a Intel di guardare al futuro con la certezza di poter continuare a innovare. La conferma arriva sotto forma di una breve dichiarazione del diretto interessato raccolta dalla testata d’oltreoceano The Oregonian.
Pat Gelsinger sul futuro di Intel e dell’ecosistema PC
Il neoeletto amministratore delegato non fa ricorso a giri di parole e chiama in causa direttamente Apple. Il riferimento è per ovvi motivi alla scelta della mela morsicata che nei mesi scorsi ha introdotto il suo processore M1 destinato ai Mac (basato su architettura ARM), avviando così la fase di transizione che la porterà entro un biennio ad abbandonare quelli prodotti e forniti da Intel.
Dobbiamo offrire prodotti migliori all’ecosistema PC rispetto a qualsiasi cosa di una società “lifestyle” a Cupertino.
Gelsinger erediterà la guida del gruppo da Bob Swan, in carica dall’inizio del 2019. Per lui sarà di fatto un ritorno a casa: ha iniziato la sua carriera in Intel alla fine degli anni ’70 lavorando a stretto contatto con i fondatori Robert Noyce, Gordon Moore e Andy Grove. Ha poi lasciato dopo tre decenni la società per passare prima a EMC e infine a VMware. L’insediamento nel ruolo di CEO è previsto per il 15 febbraio. Tra le prime decisioni che prenderà anche quella delicata riguardante i nuovi chip: come e dove produrli.