Il business delle CPU di Intel è più che in salute e continua a crescere, ma le previsioni non potrebbero essere più nefaste per il futuro del chipmaker di Santa Clara. È vero, il mercato PC continua a trainare quello dei microprocessori, ma da qui a 4 anni le cose andranno in maniera radicalmente diversa e la “vecchia” Intel sarà costretta a fare i conti con un mercato più che mai ostile al suo modello di business tradizionale.
I numeri del presente sono quelli fotografati da Gartner nella sua classifica dei dieci maggiori fornitori di microprocessori del mondo, una lista in cui Intel figura al primo posto per il 19esimo anno di fila con una quota di mercato del 13,8%. Nel 2010 Santa Clara cresce del 24,6%, una cifra leggermente inferiore rispetto a quella precedente e che viene comunque ridimensionata dall’ exploit di Samsung (al secondo posto) con il 9,4% di share e una crescita del 59,8% rispetto al 2009.
La commercializzazione di CPU Intel cresce nonostante i tablet, gli smartphone e il cloud computing, ma si tratta di una corsa che non può durare. Per lo meno è quello che sostengono le previsioni per il mercato dei microprocessori del 2014, quando la piattaforma PC non dovrebbe rappresentare che un misero 10% di un business focalizzato sui MID, i suddetti smartphone e tablet .
Intel condannata alla marginalità in un settore che ha essa stessa contribuito a fondare? Il CEO Paul Otellini non è affatto d’accordo: “Va di moda disprezzare il PC – dice Otellini – ma la verità è che il PC continua ad andare avanti”. Il PC è un “dispositivo darwiniano”, spiega il gran capo di Intel, e ragionando in scala di PC se ne immettono in commercio milioni al giorno “contro qualche milione di iPad per trimestre”.
E il futuro non può che essere positivo per Intel e il mercato dei PC , sostiene Otellini, perché la crescita della domanda è destinata a essere alimentata dalla crescita dei redditi dopo il periodo buio della depressione non dichiarata ma da tutti vissuta negli anni e mesi scorsi. Tanto più che Sandy Bridge , la nuova microarchitettura del chipmaker destinata a essere commercializzata nei prossimi mesi sotto forma delle nuove CPU Core iX , ha già fatto registrare “una fortissima richiesta” da parte del mercato.
Otellini non è per niente convinto del fatto che i tablet stiamo “mangiando” il mercato di notebook e netbook: iPad è una simpatica aggiunta al mercato dei dispositivi ultra-compatti, dice il CEO di Intel, e a ogni modo anche nel settore dei MID il chipmaker è pronto a dire la sua.
Il PC continuerà a essere il centro imprescindibile dell’informatica del prossimo futuro , suggerisce Otellini, ma Intel è decisa ad affrontare seriamente la sfida dei tablet con un nuovo gruppo interno espressamente dedicato a questo genere di formato. E gli smartphone? Il “silicio” di Santa Clara sbarcherà in massa sui telefonini super-accessoriati, ma non prima della seconda metà del 2011.
Alfonso Maruccia