Tutti parlano ovunque di intelligenza artificiale… Impossibile aprire un sito tech senza imbattersi nell’ennesimo prodotto o funzionalità AI. Eppure, tra tanto clamore, emerge forse l’unica verità che conta: al consumatore medio tutto questo interessa poco.
I consumatori sembrano perfettamente a loro agio nell’utilizzare versioni base dei loro dispositivi, senza il minimo interesse a sborsare un euro in più per quelle funzionalità AI che le aziende hanno speso milioni a sviluppare.
Intel ammette: pochi acquistano PC con l’AI integrata
Intel ha appena presentato i risultati finanziari del primo trimestre del 2025. E mentre Nvidia e AMD hanno grossi problemi a produrre un numero sufficiente di GPU di ultima generazione, Intel ha problemi a vendere i suoi processori più recenti. Questi ultimi vengono scartati dagli utenti, che preferiscono CPU più vecchie, senza intelligenza artificiale. Perché? Perché i nuovi processori sono troppo costosi!
Come ha spiegato Michelle Johnston Holthaus, presidente della divisione prodotti di Intel, i processori Raptor Lake del 2022 e 2023 sono ancora molto popolari, mentre i processori Meteor Lake del 2024 e Lunar Lake del 2025 faticano a prendere piede.
Raptor Lake è un prodotto eccellente. Anche Meteor Lake e Lunar Lake sono eccellenti, ma non riescono quindi a trovare il loro pubblico e ora Intel si trova in una situazione difficile. Di conseguenza, scarseggiano i nodi Intel 7 etch a 10 nm utilizzati per Raptor Lake, mentre la produzione di chip basati su processi più recenti (di TSMC) è quasi eccessiva data la scarsa domanda.
Questo fenomeno si osserva sia per le CPU desktop vendute separatamente che per i PC portatili. In quest’ultimo caso, i produttori di terze parti preferiscono rifornirsi di processori Raptor Lake per contenere il prezzo del prodotto finale e rendere i loro portatili più attraenti in termini di rapporto qualità-prezzo. I chip Meteor Lake e Lunar Lake, dotati di intelligenza artificiale, sono invece riservati alle macchine di fascia alta, che non costituiscono la maggior parte del mercato.
Panther Lake farà seguito a Meteor Lake e Lunar Lake
Questa situazione potrebbe spingere Intel a ripensare il suo approccio e a offrire una prossima generazione di processori a un prezzo più basso piuttosto che cercare di superarsi a vicenda in termini di capacità AI? Michelle Johnston Holthaus è stata interpellata proprio su questo argomento. Non si è sbottonata più di tanto, ma ha lasciato intendere che non dovremmo aspettarci un grande cambiamento di strategia per la generazione Panther Lake prevista per il 2026.
Intel probabilmente teme di rimanere troppo indietro rispetto alla concorrenza se trascurasse l’intelligenza artificiale. Anche se attualmente non è un requisito essenziale per i PC, potrebbe diventarlo nel prossimo futuro. Il rischio sarebbe quello di commercializzare un prodotto completamente fuori moda dal punto di vista tecnologico, in un momento in cui Microsoft sta facendo di tutto per imporre l’AI su Windows.
Un altro motivo per cui Intel deve puntare sull’AI con i nuovi chip Panther Lake è che, nel frattempo, può facilmente aumentare la produzione dei processori Raptor Lake per coprire la domanda di CPU economiche. Sarebbe bello avere anche chip più moderni, potenti ed efficienti dal punto di vista energetico senza funzioni di intelligenza artificiale, ma questa scelta creerebbe problemi. Intel si troverebbe infatti a complicare ulteriormente la sua offerta – che già oggi risulta poco chiara per il consumatore medio – e dovrebbe gestire contemporaneamente due linee di architetture differenti, aumentando costi e complessità.