La mobilità autonoma di Mobileeye potrebbe presto andare sul mercato: Intel ha deciso di aprire alla quotazione pubblica la propria unità, così da monetizzare gli investimenti fin qui infusi nel gruppo e trovare nuove risorse per continuare a sviluppare questo importante ramo aziendale. La concorrenza con gruppi quali Nvidia e Qualcomm sposta infatti il baricentro della sfida anche al di fuori del computing tradizionale e la corsa ai nuovi modelli di mobilità potrebbe offrire molto ai gruppi che intendono controllare il mercato del futuro: per Intel è questa una mossa espansiva, cercando nuove partnership e nuovi fondi per accelerare su un fronte che mette sul piatto enormi opportunità.
Mobileeye, IPO in arrivo?
Mobileeye è stata acquisita da Intel per 15 miliardi nel 2017 e oggi, quattro anni più tardi, dimostra tanto le proprie potenzialità, quanto la ambizioni di arrivare a mettere a terra un modello di business che ancora sta cercando di capire i propri orizzonti: oggi Mobile Eye è quotata circa 50 miliardi di dollari. Intel vorrebbe mantenere la maggioranza delle quote, ma con una apertura tale da calamitare investimenti da altri gruppi o altri privati interessati ad investire nella mobilità del futuro. Secondo Pat Gelsinger, CEO Intel, è questa la strada giusta per sbloccare davvero l’intero potenziale del ramo: solo tramite la commistione con altri interessi esterni Intel può davvero consentire a Mobileeye di crescere ed imporsi.
Si parte da basi ricche: il ramo Intel dedicato alla guida autonoma ha messo sul piatto un aumento degli introiti del 40% previsto per il 2021, con collaborazioni attive con oltre 30 case automobilistiche a livello globale e 100 milioni di system-on-chip EyeQ già venduti in USA, Europa e Asia.
La crescita del valore è stata forte ed evidente, premiando la scelta di Intel di investire in questo mercato. L’apertura è ora un modo per capire se possa esserci un sufficiente interesse: qualora fossero ravvisate le giuste condizioni, l’operazione sarà portata avanti; in caso contrario Intel tratterrà il 100% delle quote e ogni decisione resta soggetta alle condizioni di mercato nei mesi a venire. Nessun cambiamento è previsto a livello organizzativo: Mobileeye resta nelle mani di Amnon Shashua, i piani di rollout di nuovi prodotti e veicoli prosegue secondo i piani e tutto quel che si tenterà di fare è fornire un nuovo assetto finanziario al gruppo per regalargli maggior autonomia e maggiori potenzialità di investimento.