Intel ha respinto un'offerta di acquisto di Arm

Intel ha respinto un'offerta di acquisto di Arm

Secondo Bloomberg, Arm ha tentato di acquistare la divisione che progetta i chip (Intel Products), ma l'offerta è stata rispedita al mittente.
Intel ha respinto un'offerta di acquisto di Arm
Secondo Bloomberg, Arm ha tentato di acquistare la divisione che progetta i chip (Intel Products), ma l'offerta è stata rispedita al mittente.

Intel attraversa un periodo di difficoltà finanziarie. L’azienda californiana ha avviato una riorganizzazione interna per ridurre i costi di almeno 10 miliardi di dollari che prevede lo spin-off di Intel Foundry. Secondo le fonti di Bloomberg, Arm ha tentato di acquisire la divisione che progetta i chip, ma l’offerta è stata rifiutata.

Intel in difficoltà, avvoltoi in agguato

In seguito all’ultimo bilancio in rosso e alla diminuzione del valore azionario, Intel è diventata il bersaglio degli “avvoltoi”. In base alle recenti indiscrezioni, Qualcomm vuole tentare l’acquisizione completa dell’azienda. Secondo le fonti di Bloomberg, Arm ha invece provato ad acquisire la divisione che progetta i chip.

La struttura aziendale di Intel prevede due gruppi principali. Intel Foundry gestisce le fabbriche, mentre Intel Products progetta i chip per computer (Client Computing Group), data center (Data Center e AI) e dispositivi di rete (Network and Edge). Arm sarebbe interessata a Intel Products perché vorrebbe entrare nel mercato della progettazione dei chip x86 per PC (attualmente vende le licenze per chip mobile).

Intel ha respinto l’offerta di Arm, in quanto la divisione Products non è in vendita. Le entrate di Arm sono molto più basse di quelle di Intel, ma la sua capitalizzazione di mercato è superiore (circa 156 miliardi di dollari contro circa 102 miliardi di dollari). Il principale azionista di Arm è SoftBank con l’88% delle quote.

Intel potrebbe ricevere un finanziamento di 5 miliardi di dollari da Apollo Global Management e un sussidio di 8,5 miliardi di dollari dal governo statunitense entro fine anno per la costruzione di nuove fabbriche o l’ampliamento di quelle esistenti.

Fonte: Bloomberg
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Pubblicato il
27 set 2024
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