Nonostante Intel abbia sostanzialmente risolto la problematica che affliggeva le sue CPU Raptor Lake e Raptor Lake Refresh, rilasciando un nuovo microcodice, alcuni lotti risultano purtroppo difettosi per via di un deterioramento anomalo dei materiali, già risolto in fonderia, che causa delle ossidazioni non previste. Motivo per cui diversi utenti sono stati costretti a chiedere la sostituzione delle proprie CPU, chiaramente irrecuperabili e definitivamente compromesse.
Intel: rimborso e sostituzione con una CPU più aggiornata per chi richiede l’RMA
Come riportato da Tom’s Hardware, i clienti che richiedono la procedura di RMA per sostituire le loro CPU stanno ottenendo sia un rimborso dell’importo, che anche una CPU più aggiornata in sostituzione: nel caso in cui quella restituita sia di 13° generazione, l’azienda di Santa Clara provvederà a fornire una CPU equivalente di 14° generazione, come fatto notare da Tom’s Hardware. Inoltre, pare che l’azienda non abbia nemmeno richiesto prove riguardo l’instabilità, prima di accettare la sostituzione, come riportato da un utente.
Nonostante gli episodi varino naturalmente da cliente a cliente, un altro utente ha ad esempio pubblicato l’email della procedura, relativa alla sua esperienza, dove un Core i9-13900K difettoso è stato sostituito con un equivalente di nuova generazione, vale a dire un Core i9-14900K. Come specificato nell’email, l’azienda aveva esaurito i 13900K da inviare, perché ormai fuori produzione, fornendo così il modello più aggiornato.
Well, it's 100% official. I received a check for $599 from Intel today for my fully functional, never gave me an issue, almost 2yrs old 13900k. They required zero proof of instability and even paid for the shipping. I wish this happened every generation!!! Lol.
— Pk1 (@Pk_419) September 10, 2024
Sempre un altro utente, afferma di aver ricevuto direttamente un rimborso del valore del suo Core i9-13900K, dopo che questo è stato spedito in RMA ai laboratori Intel. Come si nota dagli episodi riportati, sembra quindi che l’azienda abbia attuato un cambio di passo, che sembra già essere iniziato ad agosto, dove la casa di Santa Clara aveva già provveduto ad aggiungere altri due anni di garanzia aggiuntivi, ai possessori di processori di 13° e 14° generazione della serie K.
Sempre in quel periodo, tuttavia, l’azienda chiedeva ancora informazioni riguardo la carta di credito degli utenti, al fine di pagare le spese di spedizione, le quali sarebbero state rimborsate una volta certificato nei laboratori che la CPU fosse realmente difettosa. Ciò non sembra più essere il caso, stando agli ultimi episodi raccontati dagli utenti, dato che l’azienda sembra subito farsi carico di tutti gli oneri necessari per la procedura.
Intel sta attualmente attraversando un periodo di riorganizzazione e rilancio, con il prossimo arrivo dei processori Arrow Lake e un’indipendenza maggiore per Foundry Services, che diventa ora una sussidiaria all’interno dell’azienda, pronta a lanciare il nuovo processo produttivo 18A, ancora non pronto per la produzione in massa.