Intel ha fornito nuovi dettagli sui processori Xeon di prossima generazione (nome in codice Sapphire Rapids) con o senza memoria HBM integrata e la nuova GPU Xe-HPC (nome in codice Ponte Vecchio) durante la conferenza Supercomputing 2021. Entrambi i prodotti verranno utilizzati nel supercomputer Aurora da 2 exaFLOPS dell’Argonne National Laboratory.
Sapphire Rapids e Ponte Vecchio
Il primo lotto di hardware per Aurora sarà disponibile entro fine anno, mentre gli altri componenti del supercomputer verranno consegnati nel corso del 2022. Ogni nodo di Aurora è costituito da due CPU Sapphire Rapids e sei GPU Ponte Vecchio. Al termine della costruzione ci saranno oltre 18.000 CPU e oltre 54.000 GPU, in grado di offrire una potenza di calcolo pari a 2 exaFLOPS. Il consumo dovrebbe essere circa 60 MW.
Sapphire Rapids è basato sull’architettura Golden Core, la stessa usata per i Performance Core dei processori Alder Lake. La CPU viene realizzata con tecnologia di processo Intel 7 (10 nanometri Enhanced SuperFin). Ogni CPU è formata da quattro “compute tile” collegate tra loro con EMIB (Embedded Multi-Die Interconnect Bridge). Intel offrirà versioni standard e versioni con un massimo di 64 GB di memoria HBM2e. Sapphire Rapids supporta anche memorie DDR5 e Optane.
La GPU Ponte Vecchio, che supporta lo standard PCI Express 5.0, integra 128 core Xe, fino a 128 unità di ray tracing, fino a 64 MB di cache L1 e fino a 408 MB di cache L2. Ogni GPU dovrebbe avere 128 GB di memoria HBM2e. Il numero di transistor è circa 100 miliardi. Ponte Vecchio troverà posto anche nelle soluzioni di HPE, Dell, Supermicro e Lenovo.