Intel comunica i risultati finanziari relativi al primo trimestre dell’anno fiscale, con numeri che confermano le aspettative già esposte in precedenza e fanno il paio con la crisi di vendite che affligge l’intero mercato dei Personal Computer e sistemi x86.
Nei primi tre mesi dell’anno, il chipmaker di Santa Clara ha incamerato guadagni complessivi per 12,6 miliardi di dollari con profitti per 2 miliardi – una contrazione del 25 per cento rispetto ai risultati registrati per lo stesso periodo dello scorso anno.
Paul Otellini, storico CEO sulla via della pensione e pronto a lasciare le redini della corporation a una nuova generazione di manager, parla di buone performance in un mercato in flessione e continua a scommettere sulle capacità di business di Intel con l’arrivo dei chip per tablet e smartphone di prossima generazione.
Con il SoC Atom Bay Trail , comunica Otellini, i produttori OEM avranno a disposizione una CPU quad-core economica al punto da poter sviluppare e commercializzare tablet-computer dal costo minimo di 200 dollari – lo stesso delle tavolette Android economiche basate su processori ARM ma con in più il vantaggio di avere a disposizione un vero computer basato su architettura x86.
Otellini non si unisce – almeno non del tutto – alla grancassa di analisti, OEM e commentatori che in questi mesi e giorni stanno letteralmente distruggendo le ambizioni di Windows 8 alla luce dello scarso interesse dimostrato da utenti ed acquirenti. Il CEO di Intel ammette però che l’OS necessita di un periodo di training e di una curva di adozione molto più ardua di quella di Windows 7.
Alfonso Maruccia