Stanford (USA) – Alcune fra le più avanzate tecnologie su scala molecolare utilizzate oggi per la produzione dei chip potranno presto essere impiegate nel campo della ricerca medica. A renderlo possibile sarà una collaborazione fra Intel e il Fred Hutchinson Cancer Research (FHCR) – un istituto di ricerca indipendente non profit in cui lavorano due premi Nobel – per un’iniziativa di ricerca in cui l’esperienza del chipmaker californiano nel campo delle nanotecnologie verrà applicata allo sviluppo di metodi di diagnosi più efficaci per il rilevamento precoce delle malattie.
Si tratta, secondo quanto spiegato da Intel , di utilizzare la tecnologia impiegata per rilevare le imperfezioni microscopiche sui chip di silicio per verificare la struttura chimica delle molecole e analizzare la presenza di eventuali malattie.
“Questa collaborazione rappresenta un’interazione unica nel suo genere”, ha affermato Lee Hartwell , Premio Nobel nonché Presidente e Direttore dell’FHCR. “I biologi non hanno mai potuto disporre finora di un tale metodo per lo studio della struttura molecolare della biologia. Si tratta di una vera e propria ricerca basata su scoperte. Non sappiamo che cosa scopriremo o apprenderemo, ma potremmo entrare in una nuova era di diagnostica molecolare , con metodi più efficaci per il rilevamento precoce delle malattie”.
Andrew Berlin, a capo del team del progetto “Intel Precision Biology”, ha spiegato che la prima tappa cruciale dell’iniziativa è lo sviluppo, presso i laboratori dell’FHCR di Seattle, dell’Intel Raman Bioanalyzer System (IRBS): questo strumento indirizza un fascio laser su minuscoli campioni biologici, ad esempio di siero ematico, per creare immagini che rivelino la struttura chimica delle molecole. L’obiettivo è determinare se questa tecnologia, in precedenza utilizzata per rilevare le imperfezioni microscopiche sui chip di silicio, possa essere impiegata anche per la rilevazione di tracce impercettibili di malattia.
Il sistema IRBS è basato su una tecnica nota come spettroscopia Raman , utilizzata da Intel per analizzare le composizioni chimiche impercettibili durante il processo di fabbricazione dei chip. Indirizzando un fascio laser su un oggetto, le molecole all’interno della sostanza sono stimolate a diffondere uno spettro che può essere rilevato dai sensori di uno spettrometro Raman. Avendo una composizione chimica univoca, ogni sostanza produce uno spettro Raman univoco, l’equivalente – ha spiegato Intel – di un codice a barre chimico.
I ricercatori dell’FHCR si augurano che questo strumento, definito “il più sensibile del mondo nel suo genere”, contribuisca a identificare le proteine nel siero ematico che predicono la suscettibilità, la presenza o la prognosi di malattie come il cancro. Allo stesso tempo, Intel acquisirà informazioni sulle potenziali applicazioni e sui vantaggi della tecnologia.