Negli ultimi tempi i tecnici Intel si sono impegnati per rinnovare il concetto di memoria e mandare in pensione i ronzanti dischi meccanici, ma gli acquirenti già passati alle unità a stato solido segnalano che una ciambella con un buco di troppo è comunque finita nel cesto.
Dopo diverse segnalazioni ai centri assistenza, il produttore di Santa Clara ha ammesso l’esistenza di un problema con le SSD della serie 320 , un fastidioso bug presumibilmente legato al firmware che falsa la capacità della memoria flash realizzata con processo produttivo a 25nm e chip di tipo MLC.
Le lamentele degli utenti che hanno acquistato il prodotto uscito a marzo parlano di inspiegabili blocchi dopo un riavvio, perdita di dati e una certa “instabilità” con la gestione della capienza: in alcuni casi il sistema operativo del computer ha rilevato soltanto 8 MB di spazio utilizzabile su 600 GB di disco disponibili.
Intel, che aveva appena esteso la garanzia delle sue SSD a cinque anni per promuovere la nuova tecnologia, si ritrova quindi con una brutta gatta da pelare. La ritardataria dichiarazione ufficiale non chiarisce se verrà intrapresa la strada dell’aggiornamento firmware piuttosto che quella del richiamo hardware. In ogni caso sembra che ci sarà da attendere.
Roberto Pulito