Intel testa la funzionalità P-State su Linux per le CPU ibride

Intel testa la funzionalità P-State su Linux per le CPU ibride

Intel sta testando delle nuove funzionalità pensate per sfruttare al meglio le prossime CPU ibride Arrow Lake e Lunar Lake.
Intel testa la funzionalità P-State su Linux per le CPU ibride
Intel sta testando delle nuove funzionalità pensate per sfruttare al meglio le prossime CPU ibride Arrow Lake e Lunar Lake.

Intel è al lavoro su una nuova patch pensata per sfruttare al meglio la nuova generazione di architetture ibride che si appresta a debuttare prossimamente, parliamo di Lunar Lake e Arrow Lake. Queste ultime due architetture adotteranno infatti un nuovo approccio tile, dicendo addio a storiche funzionalità come l’SMT (Simultaneus Multi Threading). La patch che permetterà di introdurre la funzionalità “P-State” su Linux, permetterà di sfruttarle al meglio, in modo da garantire il massimo dell’efficienza.

Intel prepara la patch su Linux per le sue nuove architetture

Come annunciato da un ingegnere Intel adibito alla gestione energetica su Linux per le CPU, l’azienda sta attualmente testando una nuova serie di ottimizzazioni per garantire il massimo delle prestazioni con le architetture ibride. Nello specifico, con la funzionalità P-State, l’azienda prepara le ottimizzazioni adeguata per sfruttare la capacità asimmetrica sulle nuove CPU, ormai da tempo dotate di più tipologie di core all’interno dello stesso package.

Come spiegato dall’ingegnere, si tratta anche di una patch necessaria per consentire allo scheduler di calcolare le dimensioni delle attività in modo coerente su tutti i core. Con il fattore “HWP_HIGHEST_PERF”, viene inoltre determinata la capacità prestazionale massima da parte del sistema dei core, incluso il valore IPC (Istruction per Clock), oltre che la frequenza massima in modalità Turbo. In questo modo, viene ottimizzato al meglio lo scheduler, che terrà conto di tutte queste informazioni durante l’organizzazione della coda di calcolo.

La funzionalità di Intel si aggiorna in tempo reale riguardo ai core online e offline, oltre alla presenza o meno dell’SMT. Alla stessa maniera, viene gestita una possibile modifica della capacità attuale della CPU, tramite interruzione HWP o notifica ACPI.

Non ci sono tuttavia ancora indicazioni per quanto riguarda i possibili miglioramenti in termini prestazionali sul prossimo kernel Linux, in arrivo, vale a dire la versione 6.10 che dovrebbe essere disponibile a metà luglio, su cui si noteranno le nuove capacità di scalabilità tra P-Core ed E-Core.

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Pubblicato il
24 giu 2024
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