Il mercato dei PC sarà anche in crisi ma, almeno per il momento, Intel continua a macinare denari come se nulla fosse: i risultati finanziari per il primo trimestre dell’anno di Chipzilla includono ricavi totali di 12,8 miliardi di dollari, per profitti da 1,9 miliardi o 38 centesimi ad azione contro i 37 cent attesi dagli analisti.
La situazione si fa ovviamente più complessa se si prendono in considerazione i singoli mercati su cui si affaccia la corporation: la divisione “Internet delle cose” (sensori, RFID e altri prodotti venduti anche al dettaglio) guadagna 482 milioni di dollari per un +32 per cento anno su anno, mentre la divisione mobile incamera appena 156 milioni e perde il 61 per cento rispetto all’anno precedente.
Intel continua a investire denaro per spingere un mercato mobile che non le è particolarmente amico, anche se il management sottolinea i 5 milioni di processori per tablet commercializzati nel trimestre e la disponibilità di una piattaforma LTE completa.
Il mercato PC? La storica gallina dalle uova d’oro di Intel registra alti (i 3,1 miliardi dei chip per server e CED con un +11 per cento anno su anno) e bassi (7,9 miliardi di dollari per i PC client con un -1 per cento rispetto al primo trimestre del 2013) mentre la corporation prevede una stabilizzazione nella vendita di computer e si attende ricavi “piatti” per tutto il 2014.
Alfonso Maruccia