Dopo l’addio di Pat Gelsinger, Intel potrebbe valutare eventuali offerte di acquisizione. L’ex CEO si era fermamente opposto all’ipotesi di vendere parti dell’azienda, ma ora è possibile un nuovo giro di conversazioni con le parti interessate. Bloomberg ha elencato cinque opzioni a partire dalla separazione tra fabbriche e prodotti.
Cosa farà Intel dopo l’addio del CEO?
Pat Gelsinger aveva presentato un piano aziendale per riportare Intel ai vertici del mercato tecnologico. Invece è stata approvata una riduzione dei costi da 10 miliardi di dollari che prevede il licenziamento di 1.500 dipendenti, la trasformazione di Intel Foundry in sussidiaria e la sospensione della costruzione di nuove fabbriche in Germania e Polonia.
Gelsinger ha lasciato l’azienda il 1 dicembre (in realtà è stato spinto alle dimissioni), incassando una buonuscita di oltre 10 milioni di dollari, quindi il consiglio di amministrazione potrebbe nuovamente esaminare eventuali offerte.
La prima opzione è separare le fabbriche dai prodotti. Sotto la guida di Gelsinger, Intel aveva iniziato a realizzare componenti per clienti esterni, ma con scarsi profitti. L’eventuale vendita è tuttavia un’ipotesi remota, considerati anche i 7,86 miliardi di dollari ricevuti dal governo statunitense (una clausola impone di mantenere il 50,1% di Intel Foundry).
Qualcomm avrebbe considerato l’acquisizione di Intel, ma la transazione è troppo complessa per vari motivi, tra cui la necessaria approvazione da parte delle autorità antitrust. L’azienda di san Diego potrebbe tentare di acquisire la divisione che progetta i chip, ma è quella che garantisce i maggiori profitti per Intel.
Più probabile invece la vendita di Altera (tutte o parte delle quote). Sono già arrivate offerte da varie società di investimento. Intel potrebbe anche ricevere un sostegno finanziario da Apollo Global Management (5 miliardi di dollari), ma al momento non c’è nulla di concreto. Infine, il nuovo CEO potrebbe suggerire la vendita di Mobileye. Nei prossimi mesi verranno comunicati i nuovi piani aziendali.