Dopo l’abbandono degli ASIC per il mining di Bitcoin, per Intel è giunto il momento della pubblicazione dei risultati finanziari per il primo trimestre del 2023, e non è un’occasione proprio felice per il colosso statunitense. Pat Gelsinger e soci hanno difatti dovuto dare una brutta notizia agli investitori: nonostante le vendite abbiano superato le aspettative degli analisti, Intel ha registrato la perdita più grande della sua storia poiché i suoi margini sono scesi a un nuovo minimo storico.
Risultati preoccupanti per Intel
Scendendo nel dettaglio, le entrate di Intel per il primo trimestre sono scese a 11,7 miliardi di dollari, 200 milioni in più rispetto alle previsioni ma in calo del 36% su base annua. La divisione Client Computing Group (CCG) rimane la principale fonte di entrate, con 5,8 miliardi di dollari, per un calo epocale rispetto ai 9,3 miliardi visti nello stesso periodo del 2022. Secondo la società, il problema va trovato nella diminuzione della domanda da parte dei consumatori per l’intero mercato PC, con la crescente popolarità di CPU poco costose.
Al contrario, la divisione Mobileye di Intel è stata l’unica dell’azienda a registrare una crescita del fatturato, pari al 16% su base annuale.
Pat Gelsinger, amministratore delegato di Intel, ha dichiarato:
“Pur restando cauti sulle prospettive macroeconomiche, ci concentriamo su ciò che possiamo controllare mentre realizziamo IDM 2.0: guidare un’esecuzione coerente attraverso le roadmap di processo e di prodotto e far progredire la nostra attività di fonderia per posizionarci al meglio per capitalizzare l’opportunità di mercato.”
A queste parole si aggiunge David Zisner, CFO di Intel:
“Continuiamo a vedere un contesto di domanda difficile, specialmente nei nostri segmenti consumer e education. Come discusso lo scorso trimestre, nel periodo abbiamo assistito a un significativo esaurimento delle scorte presso i nostri clienti. Prevediamo che il mercato sarà più vicino all’equilibrio all’uscita dal secondo trimestre.”
Il futuro di Intel è quindi ancora in discussione e sarà interessante vedere se l’eventuale incremento della domanda possa riportare l’azienda agli alti livelli di un tempo.