Dirigenti storici che se ne vanno. Un rimescolamento delle carte volto a ridare enfasi alla produttività e la creazione di un organismo capace di coordinare i vari comparti aziendali: Intel si riorganizza così .
La piccola giostra delle poltrone del chipmaker di Santa Clara vede coinvolto anche lo stesso CEO Paul Otellini, che pur rimanendo in carica dovrebbe aumentare la sua mole di lavoro per ciò che riguarda il futuro e lo sviluppo dell’azienda.
Tutte quelle che erano le varie divisioni operative sono state raccolte nell’ Intel Architecture Group , la cui direzione è stata affidata ai vicepresidenti Sean Maloney e David Perlmutter. Nel timonare l’azienda i due avranno mansioni separate : il primo si occuperà delle strategie di business mentre il secondo supervisionerà lo sviluppo dei prodotti.
Proprio Maloney è stato indicato da alcuni come il possibile successore di Otellini . Prima di assumere la guida dell’ Intel Architecture Group , Maloney aveva ricoperto l’incarico di responsabile della divisione marketing di Intel: la stessa posizione di Otellini prima della sua nomina a CEO dell’azienda.
Tra le iniziative future sembra esserci anche il rafforzamento dei laboratori di ricerca di Haifa , in Israele, da dove provengono molte tra le ultime innovazioni in materia di processori.
La sequela di avvicendamenti non ha coinvolto però uno dei fautori del successo dei chip Intel, Pat Gelsinger, che ha invece lasciato l’azienda dopo più di 30 anni di servizio per dedicarsi ad altri progetti.
Giorgio Pontico