Roma – Cosa succede alla presenza su web dei Servizi di Informazione e Sicurezza Italiani, cioè l’intelligence nostrana? Viene da chiederselo visto la situazione piuttosto caotica dei link al sito dei Servizi e le contraddizioni proposte dai motori di ricerca.
Fino a qualche tempo fa, come noto, i Servizi risiedevano a questa URL: http://www.serviziinformazionesicurezza.it . Se ci si reca ora, si può vedere come la vecchia home page sia stata modificata. Sotto il logo appare una breve indicazione:
“Il Sito dei Servizi di Informazione e Sicurezza della Repubblica Italiana ha cambiato indirizzo, siete pregati di aggiornare i vostri bookmarks puntando al seguente nuovo indirizzo.
www.serviziinformazionesicurezza.gov.it
Questa pagina tra 5 secondi vi porterà automaticamente al nuovo indirizzo”.
Trovare il nuovo indirizzo non è però semplicissimo. Se si va su un motore di ricerca come Yahoo.it e si cerca “servizi intelligence italiani” il link che viene proposto è una URL ancora diversa:
http://www.serviziinformazionesicurezza.it/pdcweb.nsf/homepage?OpenView&Start=1&ExpandView
Una pagina decisamente spartana e dai curiosi scarni contenuti gestiti da un celebre applicativo, una pagina che permette con un clic di recarsi sulla vecchia home e di lì, finalmente, arrivare in automatico a quella nuova.
Inutile dire che se si ricercano quelle stesse tre parole su Google.it , né la nuova né la vecchia URL dei Servizi appaiono tra i primi risultati. Non solo, il primo risultato “a tema” che appare non solo propone la URL vecchia ma come titolo della pagina offre un laconico “ControllaHomepage” anziché “Servizi di Informazione Italiani”. Inutile poi cercare tracce dei Servizi attraverso Virgilio.it, che propone un unico risultato ancora diverso e in nessun modo legato all’attività dell’intelligence di casa nostra.
Ma del cambio della URL soprattutto non si è accorto il Ministero dell’Interno. Nella pagina dedicata ai Servizi di Informazione e sicurezza, infatti, il link riportato è ancora una volta quello “vecchio”. Qualcuno, al Ministero, si è dimenticato di aggiornare il bookmark. Qualcun altro ha proposto di regalare al ministero un software di gestione dei collegamenti ipertestuali.