L’intelligenza artificiale è una delle tecnologie informatiche più innovative, sta diventando una rivoluzione nel mondo del lavoro e della società. Il grande sviluppo dell’intelligenza artificiale avrà un impatto significativo anche sul futuro del lavoro, in quanto potrebbe sostituire o integrare le attività svolte dagli esseri umani. In questo modo si modificheranno le competenze richieste e si creeranno nuove opportunità professionali.
L’intelligenza artificiale riesce a generare testi ma anche immagini, video presentazioni e altro ancora, questo può spaventare e mettere in allarme alcune figure professionali. A questo punto la domanda sorge spontanea quale sarà il futuro del lavoro? Niente paura, nessuna invasione robot e disoccupazione! Il lavoro sicuramente si evolverà, come accade da sempre, in direzione dell’intelligenza artificiale, ma sarà comunque essenziale la figura dell’uomo. Inoltre, l’intelligenza artificiale è un supporto molto importante sul lavoro, le aziende avranno la necessità di assumere nuove e diverse figure professionali. In sintesi, il lavoro si trasformerà e richiederà una maggiore adattabilità, flessibilità e formazione da parte dei lavoratori.
L’evoluzione del mondo del lavoro
L’intelligenza artificiale è un supporto importante ma va creato, seguito e soprattutto controllato dall’essere umano, proprio a questo propositivo spicca una news nel mondo del lavoro, l’esperto di etica dell’intelligenza artificiale. Il professionista che si occupa di valutare gli impatti sociali ed etici dell’utilizzo dell’IA in tutti i contesti dove viene utilizzata. L’esperto di etica dell’intelligenza artificiale deve essere in grado di comprendere il funzionamento e le potenzialità dell’IA, ma anche di applicare principi filosofici, giuridici e morali per garantire il rispetto dei diritti umani, della privacy, della sicurezza, della trasparenza, della responsabilità evitando anche eventuali discriminazioni con l’uso dell’intelligenza artificiale.
Ma le novità, come in ogni settore, hanno bisogno di essere capite e spesso per farlo è necessaria la spiegazione e la presentazione di chi ha le competenze e le conoscenze. E quale miglior figura professionale se non il consulente di intelligenza artificiale un professionista che offre servizi di consulenza e assistenza per coloro che vogliono adottare o migliorare le soluzioni basate sull’IA. Ma anche fornire formazione e supporto continuo per aziende o privati. Il consulente deve far comprendere lo scopo dell’intelligenze artificiale, ma anche insegnare il corretto utilizzo e far conoscere le eventuali funzioni. Inoltre, è essenziale per analizzare le esigenze e strutturare gli obiettivi dei clienti, proponendo le soluzioni più adatte e convenienti. Anche perché per utilizzare qualsiasi modello di intelligenza artificiale è necessario coordinare e supervisionare la realizzazione, monitorare e valutare i risultati, ma senza conoscenze spesso non si può comprendere la qualità o anche l’effettivo utilizzo, per un ritorno anche economico.
Ma neanche l’AI nasce imparata, è necessario insegnare all’intelligenza artificiale a svolgere determinati compiti, attraverso un professionista con competenze sia tecniche che didattiche come il formatore per l’intelligenza artificiale. Il professionista che si occuperà di insegnare all’intelligenza artificiale a svolgere determinate attività o a migliorare le sue capacità. Il formatore per l’intelligenza artificiale, deve saper usare tutti gli strumenti e le piattaforme specifiche per l’uso dell’intelligenza artificiale, per fornire dati e feedback per guidarne l’apprendimento, di verificare e correggere gli errori o le anomalie dell’AI, ma anche di spiegare in modo chiaro e semplice il funzionamento e le potenzialità dell’AI a persone non esperte. Il formatore di intelligenza artificiale può operare in diversi ambiti, come l’assistenza al cliente, la traduzione, la moderazione dei contenuti e il riconoscimento delle immagini.
Per passare la palla, al curatore di contenuti generati dall’intelligenza artificiale un professionista che si occupa di selezionare, verificare e migliorare i contenuti prodotti dall’IA. La spalla destra della figura professionale appena descritta sopra, in quanto anche il curatore di contenuti generati dall’intelligenza artificiale deve essere in grado di controllare la qualità, la coerenza, la correttezza e la pertinenza dei contenuti generati dall’IA, di apportare modifiche o integrazioni ai contenuti se necessario, ma anche di rispettare le norme stilistiche, grammaticali e ortografiche della lingua utilizzata. Il curatore di contenuti generati dall’intelligenza artificiale potrebbe diventare una figura essenziale in diversi ambienti se l’intelligenza artificiale verrà sfruttata a tutto tondo da tutti, come il giornalismo, il marketing, l’intrattenimento e l’istruzione.
Competenze utili per il futuro dell’intelligenza artificiale
Per delle figure professionali già esistente, sarà sicuramente necessario implementare sempre nuove conoscenze come l’ingegnere dell’intelligenza artificiale o l’esperto di Cybersecurity. Nel primo caso un professionista che si occupa di progettare, sviluppare e implementare soluzioni basate sull’IA per risolvere problemi complessi in vari ambiti. L’ingegnere dell’intelligenza artificiale con le sue competenze sia tecniche che creative, in grado di usare linguaggi di programmazione, framework e librerie specifiche per l’intelligenza artificiale. Nel secondo caso l’esperto di cybersecurity, il professionista che si occupa di proteggere i sistemi informatici e i dati da attacchi informatici provenienti da fonti interne o esterne. L’esperto di cybersecurity controlla l’intelligenza artificiale, previene le minacce, rilevare le intrusioni, contrastare gli hacker e ripristinare le normali condizioni operative. L’esperto di cybersecurity nell’ambito AI è colui che è il grado di monitorare e analizzare il traffico e il comportamento della rete, di identificare e risolvere le vulnerabilità dei sistemi, ma anche di definire e applicare le politiche e le procedure di sicurezza, di collaborare con altri esperti e autorità competenti.
Alt, l’allarme “Intelligenze artificiale” può essere scattata anche agli artisti, dato che l’AI è in grado di generare immagini, testi o video creativi. In questo ambito l’evoluzione è più delicate e sensibile, potrebbero esserci degli sviluppi sì, ma è difficile sostituire un’opera d’arte e soprattutto renderla unica senza rischio di plagio o errori, ancora presenti nell’intelligenza artificiale.
Le competenze essenziali per coloro che vogliono lavorare nel mondo dell’intelligenza artificiali sono di base una solida formazione in informatica, programmazione, matematica, statistica e logica. Per quanto riguarda gli studi è sicuramente consigliata la laurea in Ingegneria Elettronica, Meccanica o Informatica e una laurea magistrale in Intelligenza Artificiale e Robotica.