Roma – Sistemi di allarme più efficienti, capaci di ridurre fino ad eliminare i falsi allarmi e di individuare le tipologie del pericolo, utilizzando anche media diversi contestualmente per avvertire e provvedere. Questo uno degli scenari dell’applicazione di sistemi di intelligenza artificiale alla sicurezza di cui si parlerà da oggi e fino al 13 a Siena, in occasione del convegno 2002 dell’ AI*IA , l’Associazione italiana per l’intelligenza artificiale.
Il convegno analizzerà alcuni programmi software studiati per individuare e riconoscere un eventuale intruso, o comunque una persona diversa da quelle “autorizzate”, a circolare o ad entrare in una determinata area. “E’ solo un esempio di quello che presto sarà possibile fare con queste tecnologie – ha spiegato il presidente dell’Associazione Marco Gori – Nel caso degli impianti per la sicurezza le tecnologie oggi disponibili possono fare molto di più. La drastica riduzione dei costi delle telecamere e la creazione di reti di telecomunicazioni a larga banda potranno non solo evitare i falsi allarmi con il riconoscimento delle persone effettuato da un programma di intelligenza artificiale, ma addirittura trasmettere in tempo reale le immagini riprese sul posto su un computer in qualsiasi altro luogo o addirittura sullo schermo a colori di un palmare tascabile”.
Gli esperti riuniti a convegno in questi giorni si occuperanno anche dell’aumento costante delle dimensioni del cyberspazio e del web in particolare, nonché dell’uso delle più moderne tecnologie di comunicazione, compresi gli MMS, i messaggi multimediali sui cellulari di nuova generazione.
Al centro dunque anche applicativi per creare percorsi informativi su internet basati su sistemi di intelligenza artificiale che, affermano quelli dell’AI*IA, “si propone di fornire strumenti di supporto per l’utente, che lo guidino nella navigazione verso le pagine affini ai suoi gusti ed interessi”.