Giovanni Valditara, Ministro dell’Istruzione e del Merito, ha annunciato un’importante novità al 50esimo Forum TEHA di Cernobbio. Durante l’anno scolastico verrà avviata una sperimentazione che prevede l’uso dell’intelligenza artificiale in 15 classi in quattro Regioni (Calabria, Lazio, Lombardia e Toscana). Verrà sfruttata per la personalizzazione della didattica con la supervisione del docente.
IA al servizio dei docenti
L’ingresso dell’intelligenza artificiale nelle scuole era stato anticipato a luglio. L’obiettivo del Ministero è fornire ai docenti una nuova modalità per la valutazione degli studenti. Ci sarà ancora una persona reale dietro la cattedra, non come al David Game College di Londra, dove l’IA gestirà autonomamente una classe di venti studenti. I supporti tecnologici (hardware e software) verranno forniti da Google e Amazon.
Inizialmente verrà utilizzato Gemini in Google Workspace. La sperimentazione durerà due anni, quindi fino al 2026. Eventualmente verrà esteso ad altre Regioni. Gli assistenti digitali (uno per studente) saranno disponibili in 15 classi di seconda media e prima/quarta superiore. Ovviamente l’adesione sarà volontaria e gli studenti (i genitori per i minorenni) dovranno dare un consenso scritto per motivi di privacy.
Come si può ascoltare dal minuto 7:00 circa, il Ministro sottolinea che l’IA verrà guidata dal docente e lo aiuterà nella personalizzazione della didattica. In pratica consentirà di valutare l’apprendimento e segnalare eventuali difficoltà degli studenti (ma anche quelli più brillanti). Non è stato ancora deciso l’elenco delle materie, ma sicuramente ci saranno quelle scientifiche e le lingue.
Al termine della sperimentazione verranno analizzati i risultati ed effettuato un confronto con quelli di una classe standard.