Secondo il noto ricercatore di sicurezza Bruce Schneier, l’intelligenza artificiale permetterà lo spionaggio di massa. Grazie a modelli sempre più potenti sarà piuttosto semplice velocizzare e automatizzare la raccolta dei dati e soprattutto delle conversazioni. Tali attività vengono eseguite oggi tramite spyware, ma è ancora richiesto l’intervento umano.
Nuova era dello spionaggio di massa
Il ricercatore di sicurezza evidenzia innanzitutto la differenza tra sorveglianza e spionaggio. La prima è da tempo il “business model” di Internet. Oggi è possibile tracciare gli acquisti, la posizione geografica e altre attività tramite computer e smartphone. Lo spionaggio richiede invece l’intervento umano, ad esempio per installare uno spyware e comprendere le conversazioni.
Grazie all’intelligenza artificiale è possibile eliminare il “vincolo umano” e automatizzare lo spionaggio di massa. I modelli IA consentono ad esempio di riassumere milioni di conversazioni e organizzarle per argomento. La tecnologia non è ancora perfetta, ma migliora nel tempo, a differenza degli umani. Sarà quindi possibile sapere cosa viene detto e quando.
Molti governi nel mondo usano la sorveglianza di massa e presto utilizzeranno anche lo spionaggio di massa. Il ricercatore sottolinea che le aziende spiano già gli utenti, raccogliendo una quantità enorme di dati a scopo pubblicitario. Questa attività verrà potenziata con l’intelligenza artificiale.
Google e Microsoft integreranno i loro assistenti digitali in tutti i servizi. Per rispondere alle domande inviano i dati sul cloud. Le aziende promettono il rispetto della privacy, ma non c’è una certezza assoluta. Il ricercatore spera in regolamentazioni severe che impediscano lo spionaggio di massa. In Europa dovrebbe essere approvato l’AI Act. La legge non copre però tutti i casi, quindi potrebbe essere facilmente aggirata.