La Commissione europea ha adottato una raccomandazione su dieci aree tecnologiche critiche per invitare gli Stati membri ad effettuare una valutazione dei rischi. Quelle che possono rappresentare un pericolo immediato per la sicurezza sono quattro: intelligenza artificiale, semiconduttori, quantum computing e biotecnologie.
IA: tecnologia ad alto rischio
Le dieci aree tecnologiche sono state identificate tenendo conto di tre criteri. Il primo riguarda la possibilità di sfruttare le tecnologie per migliorare prestazioni ed efficienza o apportare cambiamenti radicali a specifici settori. Sono stati inoltre considerati i rischi per la pace e la sicurezza, oltre al possibile uso delle tecnologie per violare i diritti umani, tra cui le libertà fondamentali.
La raccomandazione identifica quattro aree tecnologiche che presentano i rischi più sensibili e immediati legati alla sicurezza e alla fuga di informazioni:
- Intelligenza artificiale (high performance computing, cloud ed edge computing, analisi dei dati, visione artificiale, elaborazione del linguaggio, riconoscimento di oggetti)
- Semiconduttori (microelettronica, fotonica, chip ad alta frequenza, apparecchiature per la produzione)
- Quantum (informatica quantistica, crittografia quantistica, comunicazioni quantistiche, rilevamento quantistico e radar)
- Biotecnologie (tecniche di modificazione genetica, nuove tecniche genomiche, gene-drive, biologia di sintesi)
Gli Stati membri, in collaborazione con la Commissione europea, devono effettuare una valutazione dei rischi associati alle quattro tecnologie. L’obiettivo è identificare eventuali vulnerabilità e l’impatto delle tecnologie sulla sicurezza economica dell’Unione europea. Altre iniziative verranno annunciate nel corso della primavera 2024.