L’ International Trade Commission statunitense ha rifiutato la richiesta di InterDigital di bloccare le importazioni dei dispositivi di Microsoft accusati di aver violato due brevetti legati alla standard di tecnologia mobile 3G: una decisione che ribalta una precedente decisione dello scorso aprile e che sembra infliggere un colpo decisivo nella battaglia brevettuale tra le due che infuria ormai da 8 anni.
Azienda specializzata nella concessione in licenza di proprietà intellettuale, InterDigital aveva accusato Nokia di infrazione delle proprie tecnologie nel 2007. In una prima decisione l’ITC si era espressa a favore dell’ex-colosso finlandese, mentre in seguito una corte di appello aveva riaperto il caso rinviando la questione ai giudici della Commissione federale. Nel frattempo, con l’acquisizione di Nokia, Microsoft aveva ereditato anche la sua posizione sul banco degli imputati, che rischiava ora di comportare il blocco dei suoi dispositivi mobile tra cui quelli della linea Lumia.
L’ultimo capitolo dello scontro c’era stato ad aprile, quando l’ International Trade Commission (ITC) aveva stabilito la violazione di due brevetti InterDigital legati alla standard di tecnologia mobile 3G, in particolare alla gestione dell’alimentazione in uno smartphone per ridurre le interferenze sul segnale wireless: a seguito di tale decisione Microsoft era di recente passata al contrattacco, denunciando InterDigital per violazione della normativa antitrust che impone la concessione in licenza con condizioni giuste, ragionevoli e non discriminatorie (distinte dall’acronimo FRAND , fair, reasonable, and non-discriminatory ) dei brevetti legati a standard tecnologici.
La nuova decisione dell’ITC non sembra dunque far ben sperare InterDigital, che ha visto annullata la più grande vittoria segnata a suo favore nell’annosa battaglia.
Anche per questo la sua risposta non si è fatta attendere e l’azienda con essa cerca di limitare la portata della decisione: nel suo comunicato il CEO William Merritt si è detto deluso dalla decisione ma ha anche sottolineato che “dato il declino del mercato dei dispositivi Nokia e la sua posizione all’interno della struttura di Microsoft l’impatto della decisione sarà minimo”. Pertanto, ciò non impedirà all’azienda di continuare a cercare compensazioni per violazioni passate della sua proprietà intellettuale e futuri utilizzi senza licenza delle sue tecnologie legate allo standard di comunicazione wireless.
Claudio Tamburrino