L’On. Gianni Fava (Lega Nord) ha presentato alla Camera dei Deputati una proposta d’emendamento al disegno di legge recante “disposizioni per l’adempimento degli obblighi derivanti dall’appartenenza dell’Italia alle Comunità europee – Legge comunitaria 2011”.
Una nuova forma di responsabilità a carico dei cosiddetti hosting provider , che verrebbero in sostanza obbligati a rimuovere determinati contenuti online sulla base delle richieste inviate “dai titolari dei diritti violati dall’attività o dall’informazione”.
In altre parole, un intermediario della Rete sarebbe costretto ad eliminare un contenuto non soltanto sulla base di specifiche ordinanze diramate dalle autorità competenti. Basterebbe la segnalazione da parte di un legittimo titolare – in qualità di soggetto privato – per ottenere la sparizione di materiale dichiarato illecito .
“Si tratta di una inaccettabile forma di privatizzazione della giustizia perché si consente ad un soggetto di farsi giustizia da solo e di ottenere la rimozione di un contenuto dallo spazio pubblico telematico sulla base della sola propria posizione, senza alcun contraddittorio né procedimento dinanzi ad un’Autorità terza ed imparziale”. Così l’avvocato Guido Scorza in un post apparso sul suo blog. La proposta dell’On. Fava andrebbe a violare le attuali disposizioni comunitarie, pur nel tentativo di “adempiere agli obblighi derivanti dall’appartenenza dell’Italia alle Comunità europee”.
Mauro Vecchio