Quella che un tempo era conosciuta come la piattaforma online musicale per eccellenza, Myspace, sta passando tempi particolarmente bui. Il mese scorso la notizia di un enorme e disastroso data loss dovuto a un qualche non meglio precisato problema di natura tecnica che ha interessato i server e portato il servizio a perdere 12 anni di brani (quelli caricati dal 2003 al 2015): oltre 53 milioni di canzoni inghiottite dal nulla digitale, scomparse per sempre. A porvi rimedio almeno in parte è Internet Archive.
Internet Archive: Myspace Dragon Hoard
La biblioteca digitale non profit, nota soprattutto per lo strumento Wayback Machine che consente di recuperare dal passato pagine e siti messi offline, ospita circa 490.000 canzoni, poco meno del 10% di quelle andate perdute. Fanno parte dei caricamenti eseguiti dalla community Myspace nel periodo compreso tra il 2008 e il 2010. Per gli upload eseguiti negli altri anni interessati dalla cancellazione, purtroppo, al momento non sembra esserci nulla da fare: un monito utile per capire l’importanza dei backup.
Il progetto The Myspace Dragon Hoard ha portato online anche un player chiamato Hobbit con motore di ricerca integrato per trovare i singoli MP3 e ascoltarli in streaming (screenshot qui sotto) e un file torrent per chi desidera scaricare o condividere a sua volta l’intera collezione. In tal caso serviranno 179 GB di spazio libero nel disco fisso, che dopo la decompressione diventeranno 1,3 TB.
A causa di motivi legati al copyright per una parte dei brani sono presenti solo gli estratti e non le versioni integrali. In ogni caso i file non hanno nomi utili a individuarne l’autore o il titolo: per farlo è necessario aprire il player citato poc’anzi all’interno del browser e utilizzare il campo di ricerca che effettua un controllo all’interno del documento metadata.tsv allegato.
I 490.000 brani sono stati inviati all’organizzazione da un gruppo accademico rimasto anonimo che, con finalità di studio, negli anni scorsi ha scaricato 1,3 TB di MP3 da Myspace.
Ricordiamo in conclusione che Internet Archive ha annunciato nelle scorse settimane anche l’intenzione di salvare i post di Google+, social network da qualche giorno non più accessibile dagli utenti consumer.