Brutte notizie per Internet Archive. La giudice Beth Robinson del tribunale di appello ha confermato la violazione del copyright, dando quindi ragione agli editori che avevano presentato la denuncia nel 2020. Chris Freeland, responsabile della biblioteca digitale, ha comunicato che verrà esaminata la sentenza prima di decidere i passi successivi.
Poche speranze per Internet Archive
Quattro editori (Hachette Book Group, HarperCollins Publishers, John Wiley & Sons Inc. e Penguin Random House) avevano denunciato Internet Archive oltre 4 anni fa per violazione del diritto d’autore, sostenendo che si tratta di pirateria digitale su scala industriale. Il tribunale di primo grado ha confermato l’accusa e, in seguito ad un’ingiunzione, Internet Archive ha rimosso oltre 500.000 libri.
La biblioteca non-profit possiede le versioni cartacee dei libri. Gli utenti possono noleggiare la corrispondente versione digitale ottenuta tramite scansione. Il sistema denominato Open Library consente il noleggio di un solo libro a persona. Durante la pandemia COVID-19 è stato avviato il programma National Emergency Library a causa della chiusura delle biblioteche fisiche. I libri potevano essere noleggiati contemporaneamente da più persone.
Secondo i quattro editori si tratta di pirateria digitale. La giudice del tribunale di appello ha confermato la sentenza di primo grado e quindi la violazione della legge sul copyright, in quanto il noleggio delle copie digitali non è considerato “fair use”. Gli autori dei libri devono ricevere un adeguato compenso per ogni noleggio.
Internet Archive potrebbe continuare la battaglia legale alla Corte Suprema, ma le probabilità di successo sono molto basse. L’unica speranza rimane la modifica della legge sul copyright.