Google è la prima a rispondere alla denuncia di infrazione della proprietà intellettuale avanzata dal co-fondatore di Microsoft Paul Allen nei confronti di 11 aziende che operano su Internet.
Secondo Mountain View la denuncia di Allen non ha basi , non spiega adeguatamente le ragioni (e in particolare le rivendicazioni di cui denuncia la violazione), e così ne ha chiesto l’archiviazione.
Sul banco degli imputati con Google (e YouTube che appare come entità separata di denuncia), altre 9 aziende che ora si uniscono alla risposta di Big G: Facebook, eBay, Netflix, Yahoo!, AOL, Office Depot, OfficeMax, Staples ed Apple.
Quattro i brevetti tirati in ballo da Allen, tutti concessi più di dieci anni fa e relativi a tecnologie sulla notifica di aggiornamenti e sull’e-commerce, sviluppate dall’azienda Interval Research di sua proprietà.
Google e Apple, poi, hanno chiesto , separatamente, l’archiviazione del caso per il fatto che le querelate non hanno dirette correlazioni tra loro, o almeno non tali da giustificare un’unica causa che le comprenda tutte.
Claudio Tamburrino