Roma – Società di rilevazione come Messagelabs confermano che subito dopo le esplosioni di Londra nei giorni scorsi il traffico via email ha subito un raddoppio nel giro di pochissime ore. Ma è proprio la rete ad aver consentito alle autorità inglesi in quel momento così difficile di tenere il polso dei mercati finanziari e la comunicazione con le più importanti banche del paese.
Non appena l’emergenza dovuta agli attentati si è resa chiara in tutta la sua drammaticità, infatti, il ministero del Tesoro, la Banca di Inghilterra e l’Agenzia di controllo sui servizi finanziari hanno attivato la procedura prevista proprio per questi casi e che passa attraverso una speciale intranet di servizio accessibile soltanto ai dirigenti delle maggiori istituzioni del credito e della finanza.
Attraverso quella rete, viene detto, i diversi referenti istituzionali hanno potuto scambiare informazioni vitali per mantenere la stabilità del mercato e il controllo: non è un caso che questo strumento telematico sia stato realizzato all’indomani degli attentati di New York e Washington dell’11 settembre 2001.
Grazie a questo sistema, confermano ai reporter fonti della Bank of England , i mercati finanziari hanno continuato a girare anche nelle ore più difficili.
“In una situazione di questo tipo – hanno spiegato i dirigenti dell’Istituto – ci si affida ai sistemi di sicurezza, si tengono aggiornati i dipendenti su quello che accade all’esterno e si rimane in diretto contatto con le istituzioni, anche per comprendere le conseguenze da un punto di vista di mercato”.
Tra le molte soluzioni anti-terrorismo ideate dalle società del credito e della finanza c’è anche l’allestimento, per alcune già compiuto, di reti e sistemi di backup collocati fisicamente in luoghi assai distanti dalle sedi centrali.