Internet? Cresce, grazie

Internet? Cresce, grazie

Il web si ingrossa, il numero dei siti aumenta. Ma non tutti sono domini attivi, e non tutti sono d'accordo su come si fanno i conti. E c'è pure chi cresce più di altri
Il web si ingrossa, il numero dei siti aumenta. Ma non tutti sono domini attivi, e non tutti sono d'accordo su come si fanno i conti. E c'è pure chi cresce più di altri

Apache non è più quello di una volta: resiste saldamente in testa alla classifica dei web server censiti da Netcraft nella sua periodica conta della Rete, ma sono lontani i tempi in cui cresceva più rigoglioso di oggi e la maggioranza assoluta dei siti era gestita e aggiornata su un sistema Apache. Stabile e in lenta ma costante crescita anche la presenza dei server Microsoft. Ma più di tutti, colpisce il dato fatto registrare da Google .

Market share dei webserver

Nella sua rilevazione di ottobre, Netcraft rivela di aver contato uno dopo l’altro 182.226.259 siti . La crescita, come negli anni scorsi, si aggira sul ritmo di 900mila domini al mese, assestandosi per l’esattezza su 948mila nuovi iscritti alla lista nel corso di ottobre. La parte del leone la fa senz’altro Google, che ormai da sola ospita oltre 10 milioni di siti sul proprio software all’interno delle proprie farm: sugli indirizzi google e blogspot risiedono circa il 5,5 per cento dei siti presenti nel world wide web, percentuale che sale ad oltre 10 per cento se si considerano i domini realmente attivi .

All’interno delle stime di Netcraft, infatti, finiscono anche eventuali localizzazioni dello stesso dominio (declinato magari in desinenza .com .net e .us ), senza contare gli innumerevoli domini fantasma che affollano server virtuali realizzati col solo scopo di promuovere un certo link sui motori di ricerca tramite tecniche non proprio ortodosse. Il divario tra i siti definiti “attivi” e “inattivi”, guardando i grafici di NetCraft, starebbe crescendo e anche abbastanza in fretta.

Altra questione che si inserisce in queste considerazioni è la percentuale del totale costituita dai sottodomini: difficile valutare l’impatto, soprattutto per quanto riguarda Google, della percentuale delle pagine generate dagli utenti nell’atto di creare il proprio blog o il proprio account su Picasa. In questo modo, BigG avrebbe ormai stabilmente superato i 10 milioni di pagine ospitate, contro i quasi 92 milioni (50,43 per cento) di Apache e gli oltre 62 milioni (34,41 per cento) di IIS.

percentuali dei siti attivi Dando un’occhiata invece alle percentuali dei domini attivi, Apache fa registrare un rispettabile 46,26 per cento del totale, equivalente a 33.310.242 siti . Al secondo posto si piazza IIS di Microsoft, con il 35,55 per cento pari a 25.594.704 domini : un valore in crescita del 0,67 per cento rispetto a settembre 2008, che si contrappone a un calo dello 0,49 per cento di Apache. Sostanzialmente stabili, ma staccati, Google e lighttpd , rispettivamente fermi a poco più di 7,65 milioni e 134mila siti attivi.

Nel 2004 i siti censiti da Netcraft avevano raggiunto e superato i 50 milioni. Nel 2006 il traguardo psicologico dei 100 milioni di siti era stato tagliato proprio nel mese di ottobre: un periodo che aveva visto una crescita vertiginosa della Rete, con un guadagno in soli 30 giorni di ben 3,5 milioni di nuovi domini. Il web, comunque, anche in questi tempi oscuri si conferma costantemente in crescita .

Luca Annunziata

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Pubblicato il
6 nov 2008
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