Un nuovo studio del Pew Research Center ha fotografato le abitudini di connessione della popolazione adulta americana ed ha così inquadrato una preferenza sempre più marcata nei confronti delle connessioni mobile .
Secondo la statistica , che ha preso in considerazione una popolazione di 2.002 adulti, il 64 per cento degli americani possiede ad oggi uno smartphone : una crescita notevole rispetto al 2011, quando tale percentuale si fermava al 35 per cento.
Particolarmente rilevante appare il fatto che circa il 18 per cento dei cittadini statunitensi si affidi esclusivamente al proprio smartphone per connettersi ad Internet.
Si tratta certamente di un trend che non sorprende: sia guardando alle trimestrali delle aziende che producono dispositivi mobile, sia guardando al mercato italiano , che da questo punto di vista sembra aver rappresentato un campione di riferimento.
La preferenza accordata al mobile non è legata ad un problema infrastrutturale di digital divide, dal momento che la diffusione delle connessioni di banda ultralarga negli Stati Uniti non preclude percentuali notevoli della popolazione americana: tuttavia è uno degli aspetti della questione.
I fornitori di connettività, infatti, non entrano in competizione tra loro nelle singole città per cui i prezzi rimangono generalmente alti .
Di conseguenza, l’incidenza della dipendenza dalla connessione mobile finisce per essere maggiore nelle fasce di reddito più basse, che probabilmente non hanno la disponibilità economiche per dotarsi anche di un computer e di una connessione fissa.
Secondo lo studio è infatti il 10 per cento del campione a non avere la possibilità di permettersi un abbonamento Internet a casa, e statisticamente si rafforzano gli stereotipi sociali della provincia suburbana a stelle e strisce, tanto che la percentuale dei dipendenti da smartphone per la connessione è pari al 12 per cento tra gli afroamericani, al 13 tra i latinos e solo al 4 per cento tra i bianchi.
Claudio Tamburrino