Arabo, russo, cinese: da oggi il Web è scritto anche in questi tre alfabeti. ICANN, Internet Corporation for Assigned Names and Numbers ovvero l’ente che sovrintende le questioni onomastiche su Internet, ha dato il via al nuovo corso dei gTLD : i generic top level domain serviranno a scavalcare l’attuale limitata scelta di desinenze tra com, org, edu e i domini nazionali, e il primo passo per mostrare la nuova apertura è volto a comprendere anche nuove lingue e alfabeti nel novero delle possibilità concesse ad aziende e navigatori.
Sono quattro i primi gTLD approvati: uno in alfabeto arabo, due in cirillico, uno in cinese. Sono شبكة, la parola araba per “Web” o “network”; онлайн e сайт, rispettivamente “online” e “site” in russo; e infine 游戏, la parola cinese per “game” . I quattro domini sono stati assegnati a tre diversi registry per la gestione, rispettivamente International Domain Registry, CORE Association e Spring Fields: la decisione di ICANN, secondo l’agenzia, dovrebbe anche dimostrare la disponibilità dell’ente a delegare progressivamente la gestione di alcune parti di Internet ad altri organismi non-USA.
L’era dei gTLD è dunque iniziata, e proseguirà presto con un totale di circa 1.400 nuove desinenze già richieste e prossime all’approvazione , e non solo in caratteri latini: oltre all’alfabeto arabo, cinese e cirillico faranno il loro ingresso anche quelli greco e hindi tra quelli impiegabili per la registrazione. “Sta succedendo, il più grande cambiamento per Internet dalla sua nascita”: chiosa Akram Atallah, a capo della divisione di ICANN che si occupa dei domini generici. Lo scopo di questa novità è quello di migliorare la fruibilità di Internet: più popoli e più culture potranno accedere più naturalmente alla Rete, utilizzando indirizzi registrati nella loro lingua natale. ( L.A. )