Internet è la principale fonte di informazione

Internet è la principale fonte di informazione

In base alle rilevazioni di AGCOM, Internet è diventata la fonte principale di informazione (52,4%), superando televisione, radio e quotidiani.
Internet è la principale fonte di informazione
In base alle rilevazioni di AGCOM, Internet è diventata la fonte principale di informazione (52,4%), superando televisione, radio e quotidiani.

L’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (AGCOM) ha pubblicato la prima edizione dell’Osservatorio sul sistema dell’informazione. Dall’analisi effettuata a partire dal 2023 emerge chiaramente che Internet è diventato il principale mezzo di informazione. Molti utenti non si fidano però dei social network e degli influencer.

Risultati principali dell’osservatorio

Il primo osservatorio sul sistema dell’informazione riguarda tre temi principali: consumo di informazione, fiducia e affidabilità nei mezzi di informazione, offerta informativa della televisione generalista. Per riguarda il consumo di informazione sono stati analizzati quattro mezzi: televisione, radio, quotidiani e Internet.

L’autorità ha rilevato che la fonte principale di informazione nel 2023 è diventata Internet con il 52,4%. La televisione è scesa invece al 46,5%. Nel 2019 era il mezzo più utilizzato dalla popolazione (67,4%). Quotidiani e radio sono molti distanti con il 17,2% e il 13,3%, rispettivamente.

Il consumo informativo varia ovviamente in base all’età. La televisione viene scelta come fonte principale dagli over 65 (62,5%). Molti italiani leggono le notizie sui social network (19,8%), in quanto è possibile ricevere aggiornamenti più rapidi (tramite notifiche e rete di contatti) rispetto agli altri mezzi.

Nonostante ciò, gli italiani si fidano maggiormente delle notizie ricevute da televisione, radio e quotidiani. Le fonti meno affidabili sono gli influencer (2,2%) attivi sui social media (TikTok, Instagram e altri). La percentuale sale al 4,6% per gli utenti con età tra 14 e 24 anni (quelli che guardano meno la televisione).

Gli italiani leggono le notizie anche su siti e app di quotidiani, in quando ritenuti più credibili, ma solo se le informazioni sono disponibili in forma gratuita. Solo il 6,6% ha sottoscritto un abbonamento e l’85,6% ha dichiarato che non si abbonerà nei prossimi anni.

Fonte: AGCOM
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Pubblicato il
28 mar 2025
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