L’improvviso impatto sul traffico Internet causato dalla chiusura in casa e dall’interruzione degli spostamenti ha generato non poche apprensioni nella prima fase delle misure di contenimento, soprattutto in Europa. A distanza di settimane si può però ormai dire che il peggio sia passato, che la rete abbia retto e che in qualche modo stia per iniziare la parte discendente della parabola.
BEREC: ora il traffico è sotto controllo
I dati sono quelli comunicati dal BEREC (Body of European Regulators for Electronic Communications). Sebbene il report non metta sul piatto dati oggettivi da poter confrontare, è tuttavia chiaro nell’esplicitare come il trend volga verso una fase di maggior tranquillità.
La prima fase della chiusura è stata rappresentata da un alto numero di attività online: videochiamate, film in streaming, offerte per musica online da ogni piattaforma, videogame e altro ancora hanno rischiato di soffocare le dorsali a causa dell’impennata di traffico improvvisamente registrata. La reazione è stata però subitanea: una serie di accordi con le maggiori piattaforme circa la possibilità di abbassare la qualità video (YouTube e Netflix in primis), un maggior riequilibrio nelle attività quotidiane delle persone, il subentro dello smart working all’intrattenimento ed altre dinamiche hanno portato ad una situazione più fluida e gestibile.
Secondo il BEREC, in paesi quali Romania, Bulgaria e Danimarca il traffico ha iniziato a ripiegare: il “plateau” che abbiamo imparato a conoscere dalle conferenze stampa serali, in qualche modo sembra riflettersi anche in relazione al traffico dati. Il contenimento del picco era del resto l’obiettivo condiviso, si è riusciti ad operare con prontezza e ora la curva appare sotto controllo.