L’operazione di smascheramento era scattata agli inizi del 2011, coordinata dagli agenti dell’Interpol in seguito ad una serie di scorribande hacker contro alcuni siti governativi in America del Sud . Alla metà dello scorso febbraio, il portale del ministero colombiano della Difesa e della biblioteca nazionale del Cile erano finiti offline con una raffica DDoS piovuta da paesi come l’Argentina e la Spagna.
Numerosi agenti della polizia internazionale hanno ora messo le mani su un gruppo di 25 hacktivisti apparentemente legati al celebre collettivo Anonymous . A dirigere le operazioni è stata la divisione dell’Interpol nota come Latin American Working Group of Experts on Information Technology Crime . Sono stati arrestati in vari paesi del mondo, dall’Argentina al Cile, poi in Colombia e Spagna.
Stando ai dettagli diramati dall’Interpol, un totale di 250 dispositivi – tra cui telefoni cellulari – è stato sottoposto a sequestro nel corso della cosiddetta Operation Unmask . Congelati numerosi conti correnti, che avrebbero permesso il finanziamento coordinato delle attività illecite intraprese da cittadini tra i 17 e i 40 anni, tutti residenti in Europa e in America del Sud .
Immediata la reazione di Anonymous, che ha nuovamente fatto scattare l’offensiva nota come Tango Down . Secondo le prime ricostruzioni, l’ennesimo attacco DDoS sarebbe partito dalla Spagna – annunciato sempre via Twitter – contro il sito ufficiale dell’Interpol. Inizialmente offline, il sito pare ripresosi tra mille difficoltà . Gli agenti di polizia non hanno rivelato i nomi delle persone finite in manette.
Mauro Vecchio