Investimenti a breve e lungo termine: cosa considerare per non sbagliare
Meglio puntare su investimenti a breve termine o su investimenti a lungo termine? Quali sono gli aspetti più importanti da tenere in considerazione per non sbagliare? Questi sono sicuramente due dei dubbi più frequenti tra coloro che si approcciano per la prima volta al mondo dei mercati finanziari.
Naturalmente non c’è una risposta assoluta e valida per tutti: esistono infatti numerose variabili date dalla situazione e dagli obiettivi di investimento di ognuno. Tuttavia, avere alcune accortezze può fare la differenza, soprattutto per i neo-investitori che vogliono partire col piede giusto.
Le due domande principali da porsi sono: per quanto tempo voglio impegnare i miei soldi in un investimento? Quanti e quali tipologie di asset voglio acquistare? Cerchiamo di dare una risposta valida a questi due interrogativi, per poi approfondire gli investimenti a breve termine e a lungo termine.
Durata e diversificazione dell’investimento: perché sono importanti?
L’orizzonte temporale di investimento è senza ombra di dubbio il fattore principale da considerare, dopo aver stabilito l’ammontare del capitale da investire.
Gli investimenti nel breve e nel lungo periodo coprono infatti delle tempistiche diverse, ma non si può di certo pensare di generare profitti in una manciata di minuti (a meno che non ci si voglia esporre a rischi importanti).
Bisogna quindi stabilire in anticipo il proprio orizzonte temporale di investimento, per capire se si è disposti a impegnare dei fondi per un’operazione a breve termine o per un piano di accumulo a lungo termine.
Da ciò scaturisce la diversificazione del portafoglio di investimento: si vuole puntare tutto su un singolo prodotto finanziario o ci si vuole esporre a più settori? Nel secondo caso, come abbiamo spiegato meglio in questa guida approfondita, si riesce a mitigare il rischio: grazie alla diversificazione si possono controbilanciare eventuali perdite e ridurre l’impatto che la singola attività può produrre in caso di rendimento negativo.
Investimenti a breve termine: esempi di asset e a cosa fare attenzione
Gli investimenti a breve termine rientrano tra le attività più gettonate tra i principianti. Solitamente, infatti, gli investitori in erba partono con l’idea di dover generare profitti nel minor tempo possibile. Non si tratta di un approccio errato a priori, ma è sempre bene essere pienamente consapevoli dell’elevato rischio legato a questo tipo di attività.
Per esempio, comprare un asset durante un momento di rialzo non porta sempre al successo, in quanto spesso si finisce per perdere dei soldi a causa di una contrazione del prezzo. La volatilità, ovviamente, dipenderà dal tipo di mercato su cui si decide di investire.
Di seguito riportiamo alcuni esempi di mercati per investimenti a breve termine, ossia con una volatilità limitata rispetto ad altri settori (come le criptovalute).
Azioni
Il mercato delle azioni è senz’altro uno dei più conosciuti nel panorama degli investimenti. Chi non ha mai sentito parlare di investimenti sicuri a breve termine su qualche pubblicità o video online?
Esistono tantissime tipologie di azioni, tra cui quelle a bassa, media o alta capitalizzazione di mercato. Queste ultime sono talvolta definite “blue chips“, in quanto possono avere un elevato potenziale ma possono anche essere fonte di maggior rischio. Di conseguenza, potremmo dire che più sale la capitalizzazione, più è bassa la volatilità, anche se questa “regola” è da prendere con le pinze.
Se ci si sta domandando come comprare azioni, è bene sapere che è possibile farlo direttamente online, a patto di scegliere una piattaforma realmente affidabile. Tra le più sicure in circolazione troviamo Bitpanda, che consente di eseguire operazioni a breve termine partendo anche da piccoli capitali, grazie alle azioni frazionate.
Le azioni frazionate, come suggerisce il loro stesso nome, non sono altro che contratti derivati che regolano tutti i diritti e gli obblighi tra Bitpanda e l’utente, in cui il contratto vale sempre quanto la rispettiva azione o ETF sottostante.
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Contract for differences (CFD)
Un contratto per differenza (CFD) è definito come un accordo di strumenti finanziari derivati in cui le differenze tra il prezzo di apertura e quello di chiusura sono regolate in contanti. I CFD non prevedono l’ottenimento di beni o titoli fisici e rappresentano quindi una sorta di “emulazione” dell’asset su cui si investe.
Ciò consente agli investitori di operare sul movimento dei prezzi, sia al ribasso che al rialzo, e avere più flessibilità a seconda della volatilità; questo comporta però anche un rischio più elevato, motivo per cui i CFD sono indicati per i trader più esperti che vogliono investire denaro a breve termine, operando in piena consapevolezza.
Fondi comuni monetari (FCM)
I fondi comuni monetari sono attività che permettono di avere una buona liquidità in cambio di diversificazione e rendimenti. Gli investitori comprano i titoli emessi dagli FCM per finanziare le attività, con il valore delle azioni che varia in base agli strumenti di debito su cui si è investito.
Tuttavia, si deve mantenere un buon livello di liquidità delle attività per soddisfare tutte le richieste degli investitori. Di conseguenza, ciò può comportare grossi problemi economici generali in caso di crollo improvviso o corsa alla liquidità da parte degli investitori.
D’altronde, episodi simili si vedono anche in altri settori in cui in cambio di alti rendimenti si rischia di far crollare l’intero sistema. Ecco perché gli FCM rientrano tra i prodotti finanziari per fare investimenti a breve termine.
Obbligazioni
Tra gli investimenti a breve termine più “sicuri”, se così si può dire, citiamo anche le obbligazioni, conosciute come bond. Esse consentono all’investitore di ricevere un rimborso del capitale più degli interessi, comunemente chiamati cedole.
Colui che eroga il credito all’investitore è quasi sempre un soggetto emittente che utilizza le somme per finanziare Stati, aziende o organismi sovranazionali: si parla infatti di Titoli di Stato, corporate bond e supranational bond.
I tassi di interesse possono essere fissi o variabili e sono generalmente stabili. Tuttavia, il rischio dei tassi di interesse è quello di andare in perdita al cambiare dei prezzi, oppure di perdere soldi perché gli interessi promessi non vengono erogati. Ovviamente, seguono anche il rischio liquidità e il rischio di cambio, dato che al cambio valuta si potrebbe andare in perdita.
Certificati di deposito
Altro prodotto che rientra tra gli investimenti a breve termine è il certificato di deposito, una somma di denaro vincolata in cambio dell’ottenimento di interessi.
Questi sono un po’ simili alle obbligazioni, ma la durata del vincolo varia da 2 a 5 anni, con rendimenti fissi o variabili come nelle obbligazioni. Gli interessi sono corrisposti attraverso cedole periodiche o in un’unica soluzione a scadenza.
I certificati di deposito sono quindi una forma di deposito vincolato che dà al titolare il diritto al rimborso del capitale a scadenza, più un interesse.
Generalmente si tratta di prodotti più versatili, sicuri e svincolabili (a patto di ottenere minori interessi). Il rischio principale è infatti dovuto all’eventuale insolvenza della banca, che potrebbe non essere in grado di pagare gli interessi promessi.
BTP e CCT
Abbiamo già parlato di obbligazioni, ma esistono investimenti “sicuri” a breve termine che non celino i rischi legati alle normali obbligazioni? Cerchiamo di capire meglio cosa sono BTP e CCT.
Questi non sono altro che titoli obbligazionari di Stato, in questo caso l’Italia, quindi garantiti dal proprio Paese. Di conseguenza, non c’è lo stesso rischio di non ricevere i pagamenti come può accadere con una banca. Per questo motivo sono indicati per chi ha una bassissima propensione al rischio e si accontenta di rendimenti minimi.
In particolare, BTP e CCT sono pensati anche per chi vuole fare piccoli investimenti a breve termine in quanto l’orizzonte temporale è minimo rispetto ad altri prodotti. Per esempio, i BTP (Buoni del Tesoro Poliennali), durano dai 3, ai 5 ai 15 o 30 anni, e hanno un tasso fisso semestrale. Dall’altro lato, i CCT durano circa 7 anni, sempre con cedole semestrali.
Vantaggi degli investimenti a breve termine
Se si adotta la propria strategia, gli investimenti a breve termine possono essere una buona soluzione per chi non pretende enormi rendimenti in cambio di una sicurezza maggiore.
Logicamente, va sottolineato come gli investimenti siano diversi dal trading, che implica l’esecuzione di più operazioni in un arco di tempo limitato e l’attenta analisi di grafici e andamenti. Con gli investimenti a breve termine si possono ottenere buoni risultati senza dover monitorare troppo i grafici e gli andamenti di mercato.
Il problema principale è il guadagno, che con prodotti a basso rischio come i BTP e i CCT si aggira intorno allo 0,3%. Ciò significa che, in assenza di cifre importanti, il ritorno economico risulta essere quasi nullo. Ecco perché molti investitori, erroneamente, investono in prodotti più rischiosi finendo comunque per perdere denaro.
Per questo è considerato molto importante bilanciare il proprio portafoglio, in base ai propri obiettivi. D’altronde, il vantaggio degli investimenti a breve termine è proprio quello di poter gestire in maniera efficiente la liquidità, dato che non si hanno troppi vincoli.
Investimenti a lungo termine: esempi di asset e cosa valutare
Gli investimenti a lungo termine sono quegli investimenti che, generalmente, hanno una durata superiore ai 10 anni. Ci sono molti punti a favore di questa strategia, come vedremo più avanti, ma ci sono altrettanti elementi su cui porre attenzione in modo da evitare rischi facilmente aggirabili.
Come prima cosa, similmente agli investimenti a breve termine, bisogna provare a individuare un buon momento per entrare nel mercato. Entrando durante i massimi, è difficile che il prodotto comprato realizzi nuovi massimi in tempi ragionevoli, almeno sui mercati tradizionali.
Di solito, infatti, chi vuole comprare azioni a lungo periodo decide di fare piccoli investimenti nel tempo in modo da accumulare sempre più titoli e, una volta che il prezzo schizza, ottenere dei grossi ritorni economici in un solo colpo.
Naturalmente, la pazienza gioca un ruolo importante per le strategie di investimento a lungo termine, in quanto è facile farsi prendere dal panico durante i momenti meno positivi. Basti pensare che, al momento, il mercato di Bitcoin, considerato da molti uno dei più recenti prodotti di investimento a lungo termine, risulta essere in calo di circa il -70% rispetto ai massimi.
La diversificazione, quindi, ricopre sempre un ruolo cruciale, anche perché investire a lungo termine significa essere consapevoli dei rischi che si possono correre nel giro di 10 o più anni.
Ecco qualche esempio di prodotti finanziari indicati per questa tipologia di investimento.
Azioni
Le azioni, come detto precedentemente, sono dei titoli di società quotati sui mercati finanziari e sulle borse internazionali. Oltre agli investimenti a breve termine, però, esistono azioni sulle quali si può escogitare una strategia di investimento per il lungo termine.
Ovviamente il rischio è maggiore, ma i potenziali ritorni economici possono essere più soddisfacenti rispetto ad un’operazione nel breve periodo. Un esempio sono le cosiddette azioni a bassa capitalizzazione di mercato.
Queste sono più volatili delle azioni principalmente conosciute, ma hanno anche un margine di profitto potenzialmente più elevato. In questo senso, però, vanno analizzati al meglio i dati relativi all’azienda in modo da capire se può effettivamente crescere nel tempo.
Exchange Traded Funds (ETF)
Gli ETF sono dei prodotti finanziari molto gettonati in quanto consentono una maggiore diversificazione senza la necessità di eseguire operazioni di acquisto singolarmente. La piattaforma di investimento Bitpanda permette di investire anche in ETF, che rappresentano sostanzialmente dei panieri di titoli finanziari dello stesso settore.
Per esempio, esistono prodotti come l’European Real Estate, che segue il mercato del Real Estate europeo, o l’European Dividend Stocks, composto da società europee con rendimenti da dividendo costantemente superiori alla media.
Tra l’altro, piattaforme del genere consentono di fare piccoli investimenti a lungo termine comprando ETF frazionati, in modo da rendersi adattabili anche agli investitori principianti.
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Criptovalute
Il mercato delle criptovalute è uno dei più discussi degli ultimi tempi: le monete digitali hanno infatti dimostrato di essere dei prodotti finanziari dall’alto potenziale. I prezzi sono estremamente volatili rispetto ai mercati tradizionali, ma alcuni investitori considerano le monete digitali come strumenti di investimento a lungo termine.
Questo perché, considerando che il Bitcoin è nato nel 2009, i valori futuri potrebbero essere molto più alti di adesso. Tuttavia, vanno presi in considerazione numerosi fattori e rischi delle criptovalute, come i casi di attacchi informatici o altre attività a discapito degli utenti.
Anche nel caso delle criptovalute, è bene accertarsi che la piattaforma sulla quale si desidera operare sia certificata e sicura, come lo è quella di Bitpanda, tra le più note e apprezzate del campo.
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Beni rifugio
I beni rifugio sono dei beni materiali che hanno un valore intrinseco, che vengono quindi utilizzati per combattere l’inflazione nel lungo periodo. Tra questi troviamo beni come titoli di Stato, metalli preziosi, valute, immobili, vini rari, gioielli e opere d’arte.
Ognuno di questi beni ha valori diversi ed è adatto a un diverso tipo di investitore, in base alla sua visione e all’abilità nel trovare buoni affari.
Obbligazioni
Abbiamo già spiegato cosa sono le obbligazioni e come funzionano. Ma la domanda adesso è: conviene acquistarli per investimenti a lungo termine “sicuri” o sono migliori per operazioni del breve termine?
Ebbene, tutto dipenderà come sempre dalla propensione al rischio. In questo caso, d’altronde, il rischio principale è il caso in cui la banca non riesce a pagare gli interessi promessi o, comunque, eventuali problemi di liquidità.
Ci si dovrebbe quindi chiedere innanzitutto se si è disposti a bloccare i propri fondi e per quanto tempo si vogliono detenere le obbligazioni.
Fondi indicizzati
I fondi indicizzati sono strumenti simili agli ETF. La differenza, però, sta nel fatto che gli ETF sono quotati in Borsa, mentre i fondi indicizzati non devono necessariamente essere quotati. In questo senso, si tratta di un ulteriore prodotto finanziario per investimenti a lungo termine.
La loro funzione è quella di replicare un indice acquistando, in una sola operazione, tutti i titoli sottostanti. La composizione dei titoli può inoltre cambiare nel tempo, quindi è anche un buon modo per diversificare.
Un esempio è l’S&P 500, un indice che raccoglie le 500 società più quotate sulla Borsa di New York.
Conti di risparmio
Il conto di risparmio è uno degli investimenti a lungo termine più comuni tra quelli ritenuti “sicuri”. Chiamato anche conto deposito, è simile a un conto corrente che offre però la sola possibilità di versamento e prelievo.
Non è raro che dei conti di risparmio vengano aperti per i minori, in modo da far loro avere una certa somma da parte in età adulta.
Esistono due tipi di conti di questo tipo: conti liberi e conti vincolati. Se i primi risultano più comodi in quanto non pongono alcun limite all’utente in fatto di prelievo, i secondi hanno un tasso di interesse maggiore e possono essere bloccati da 1 a 36 mesi.
Startup innovative
Per startup innovative si intendono delle aziende nuove presenti sul mercato che presentano delle idee rivoluzionarie per il loro mercato, con lo scopo di innovarlo.
Ci sono alcuni criteri specifici per definire un’azienda come tale, ossia:
- esistere da meno 5 anni
- avere residenza in Italia o Europa
- fatturare meno di 5 milioni di euro annui
- non essere quotata sul mercato
- non distribuire utili
- avere come obiettivo lo sviluppo di servizi e prodotti innovativi
- non derivare dalla fusione o scissione di altre società.
Sostanzialmente, gli investitori supportano l’azienda in cambio dei seguenti vantaggi:
- incentivi e agevolazioni fiscali
- accesso a un potenziale profitto più elevato degli investimenti classici
- contribuire allo sviluppo del Paese.
Naturalmente in questi casi il rischio è più alto, quindi bisogna studiare a fondo ogni aspetto della società nella quale si desidera investire, per non avere sorprese in futuro.
P2P lending
Come suggerisce il termine stesso, il P2P lending consiste nel prestito peer-to-peer, una forma di prestito tra individui privati che elimina gli intermediari tradizionali.
Nella sua forma classica, il P2P lending vede il richiedente inviare una domanda di prestito che, se accettata, viene finanziata da prestatori privati registrati alla piattaforma di riferimento.
Una volta raggiunta la cifra richiesta, il prestito viene erogato e il richiedente dovrà poi restituire i soldi con interessi più bassi rispetto a una forma di prestito tradizionale.
In questo caso, dunque, l’investimento a lungo termine è quello effettuato dal prestatore, che riceverà una commissione alla fine del prestito.
Vantaggi degli investimenti a lungo termine
In base al proprio profilo di rischio possono esserci diversi vantaggi dati dagli investimenti a lungo termine. Rispetto a quelli a breve termine, infatti, si può decidere di comprare prodotti che in linea generale sono più sicuri, anche se con rendimenti minori.
Tuttavia, il rendimento non sarà dato tanto dalle percentuali di ritorno, quanto dall’orizzonte temporale previsto per la propria strategia. Ciò vale soprattutto con strumenti come il P2P lending e i conti di risparmio.
Il resto, come criptovalute, ETF e azioni, è più volatile, ma si possono usare piattaforme intuitive come Bitpanda per mitigare i rischi sfruttando strumenti avanzati o impostare un piano di accumulo.
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Conclusioni
Gli investimenti a breve termine e a lungo termine sono molto simili ma anche diversi tra loro. I primi sono adatti a chi sa già come muoversi e preferisce investire somme di denaro più o meno elevate per un ritorno economico immediato o in tempi ragionevoli.
I secondi, invece, sono l’ideale per chi vuole fare dei piccoli investimenti nel lungo periodo e, nonostante i ritorni relativamente bassi, vuole trovarsi con dei profitti consistenti dopo diversi anni.
In entrambi i casi, usare piattaforme di investimento come Bitpanda può essere la soluzione migliore per muoversi nel modo giusto.
Plus500 EE AS è autorizzata e regolata secondo le normi finanziarie estoni. Il numero di licenza EFSA è 4.1-1/18.