Nonostante quanto dichiarato dalla governatrice della Banca Centrale Russa, Elvira Nabiullina in merito alle crypto e al loro decorso, in Russia gli investimenti in criptovalute rimarranno legali. A rivelarlo è stato un altro dirigente che ha così chiarito la posizione del Paese. Tuttavia, non per tutti gli investimenti in crypto. Scopriamo quali non godono il lasciapassare del Cremlino.
La Russia dà l’ok agli investimenti in criptovalute, ma non per tutti
Buone notizie, ma sempre in parte, arrivano dalla Banca Centrale Russa che sembra aver approvato gli investimenti in criptovalute. Dopo il pugno duro espresso dalla governatrice della banca, Elvira Nabiullina, si apre uno spiraglio al mondo crypto.
Stando al rapporto TASS dello scorso lunedì, sia cittadini privati che aziende russe potranno acquistare Bitcoin e altre criptovalute legalmente nel Paese. Nondimeno, solamente attraverso exchange e società straniere. Ecco cosa ha dichiarato il vicegovernatore Vladimir Chistyukhin in merito:
I cittadini e le imprese russe hanno il diritto di acquisire e detenere criptovalute, ma non attraverso l’infrastruttura nazionale o intermediari.
Ad ogni modo, questa apertura non sembra essere così chiara. Infatti, la Russia, pur avendo assunto posizioni contrastanti in tema criptovalute, pare essere ferma sulla una linea intollerante nei confronti di questo mercato. Lo conferma ciò che ha detto il vicegovernatore a conclusione di quanto riferito:
Vi darò un indizio. Non prevediamo un posto per le criptovalute nel mercato finanziario russo.
Tale affermazione si fa forte sulle ultime dichiarazioni del presidente della commissione della Duma di Stato russa sui mercati finanziari, Anatoly Aksakov. Giovedì scorso infatti ha ufficialmente confermato le intenzioni della Russia in merito alle crypto. L’idea è quella di vietarle completamente nel Paese e di non procedere alla legalizzazione degli exchange nel 2022.
Esistono approcci molto duri che proibiscono completamente l’acquisizione e la proprietà di criptovalute. Ma c’è anche un approccio secondo cui dovrebbero esserci scambi di criptovalute appropriati, gli scambi legalizzati in modo che tutto sia trasparente, comprensibile agli organismi di regolamentazione così che, allo stesso servizio fiscale federale russo, sia più facile tassare queste transazioni.