IO è pronta, e tu? L’app che dovrà fungere da canale privilegiato per l’accesso alla Pubblica Amministrazione è pronta al grande salto sugli app store, diventando così bene comune che gli utenti potranno liberamente scaricare e installare. A quel punto ad essere in difetto saranno le PA che ancora non si sono preparate e che ancora non hanno predisposto i propri servizi secondo i dettami del Team per la Trasformazione Digitale.
Nasce di qui l’appello del Team alla PA, affinché si comprenda l’importanza di questo passaggio e IO possa diventare davvero un elemento rivoluzionario nel dialogo tra PA e cittadino.
In questo post ci rivolgiamo alle Pubbliche Amministrazioni e ai partner tecnologici che le affiancano nel processo di trasformazione digitale, proponendo una guida che descrive i passaggi necessari per integrarsi a IO ed essere parte del progetto rapidamente. Una guida nata dal confronto con gli enti che hanno già aderito: alcuni hanno reso disponibili i propri servizi su IO nella fase di sperimentazione, altri arriveranno a breve. Da tutti abbiamo imparato moltissimo, come dimostrano le testimonianze raccolte nelle ultime settimane.
E nasce di qui, soprattutto, quella promessa di cittadinanza digitale che il Governo Conte-bis ha incluso nel proprio programma: l’app ne sarà lo strumento esecutivo e le basi sono state gettate, ma ora è venuto il momento di mettere a terra tutto il lavoro fatto in questi mesi di preparazione a cavallo tra la reggenza Piacentini e la nuova guida di Luca Attias.
IO: cosa deve fare la PA
Il team non fa appello a tecnici, segretari comunali o funzioni specifiche poiché ben comprende come spesso la realtà delle amministrazioni municipali sia più complessa. L’appello è quindi semplicemente alla sensibilità di quanti abbiano voce in capitolo per spingere sull’acceleratore della trasformazione digitale, affinché sfruttino IO per offrire alla propria comunità un salto nel futuro. Con tutti i vantaggi del caso.
Questi i passaggi che il Team indica come essenziali in questo processo:
- identificare quali servizi possono essere erogati tramite IO:
“Se sei una Pubblica Amministrazione e stai iniziando a riflettere su quali servizi potresti offrire tramite IO, puoi consultare questo indice di servizi e messaggi: il foglio di lavoro contiene un elenco esemplificativo di servizi che possono essere offerti tramite IO, i relativi template di messaggio e una serie di esempi di messaggi già compilati da cui prendere spunto“; - predisporre l’integrazione tecnologica sfruttando le API di IO:
“Le comunicazioni di un servizio digitale passano attraverso un’integrazione software (application to application). Significa che l’applicazione con cui il tuo ente gestisce quel servizio deve “parlare” con l’applicazione che gestisce le comunicazioni su IO. Questa è un’attività di cui dovranno occuparsi le figure tecniche responsabili del funzionamento di quel servizio digitale“; a disposizione un contatto mail, un canale Slack dedicato e tutta la documentazione necessaria per l’uso delle API: un vero e proprio servizio di assistenza, insomma, affinché l’ostacolo tecnico non possa costituire una scusante per le amministrazioni più inerti al cambiamento; - revisionare e firmare la documentazione legale per aderire a IO;
“Attraverso l’app IO, il tuo ente potrà erogare i propri servizi digitali, veicolando comunicazioni e call to action. Spesso, per offrire questi servizi, sarà necessario gestire i dati personali dei cittadini con cui si interfaccia“; occorre quindi organizzare i dati, pubblicare apposita informativa privacy e si è quindi pronti al passaggio finale; - comunicare ai cittadini che potranno trovare i tuoi servizi su IO:
“Le strategie e i canali di comunicazione possibili sono molteplici e dovranno essere valutati in base alle esigenze e alle risorse interne del tuo ente. Puoi trovare ispirazione consultando la sezione dedicata ai giornalisti sul sito io.italia.it, ma soprattutto utilizzare il Kit di comunicazione per gli enti, dove sono disponibili una serie di indicazioni ed esempi utili per definire le modalità di annuncio ai cittadini, che si tratti di un evento pubblico, di una news sul portale del tuo ente, di una conferenza stampa o di un’attività sui social media“.
Il Team ha predisposto le API, la PA deve predisporre i dati e la propria struttura. Il processo è logico e lineare, ma occorre uno sforzo da parte delle funzioni chiamate in causa affinché predispongano il tutto aprendo ai propri cittadini questa opportunità. Pochi mesi ancora di tempo per chi voglia essere pronto fin dall’esordio, dopodiché l’app approderà sugli app store e sarà da quel giorno pienamente disponibile a tutti.
L’appello del Team è quindi alla sensibilità di quanti, dipendenti della Pubblica Amministrazione o amministratori eletti, abbiano a cuore il futuro del proprio ente e vedano nella trasformazione digitale quella leva necessaria per sposare un cambio di paradigma. IO è una delle soluzioni immaginate dal Team per la Trasformazione Digitale, il supporto della neo-ministra Pisano è totale e la palla passa ora a PA e cittadini: IO è pronta, e noi?