C’è molto probabilmente qualcosa di rivoluzionario in questo messaggio relativo al modo in cui il Certificato Verde arriverà sull’app IO attraverso una notifica non appena il certificato stesso sarà disponibile:
Con #IOapp non devi fare nulla! 🙂
Riceverai un messaggio ogni volta che sarà disponibile una #CertificazioneVerde intestata a te
Non dovrai richiederla, né inserire codici o altri dati
Puoi salvare il QR code nella galleria del tuo dispositivo
Info 👉 https://t.co/4muJGbrF2b pic.twitter.com/AIvzCwBWW7
— IO, l'app dei servizi pubblici (@IOitaliait) June 18, 2021
In quel “non devi far nulla“, c’è anzitutto una rassicurazione del tipo “ci pensiamo noi”. Esatto: la PA che dice al cittadino “non preoccuparti, è tutto a posto”. Poche parole, ma disruptive in tutti i sensi: “Non dovrai richiederla, né inserire codici o altri dati“, non dovrai fornire informazioni che hai già inserito mille volte su moduli prestampati, non dovrai avere documenti appresso, non dovrai recarti ad uno sportello, non dovrai perdere tempo prezioso, non dovrai subire i problemi derivanti da possibili errori di compilazione. Non dovrai fare nulla, appunto: solo aspettare.
In questo “non devi fare nulla” c’è tutto il significato della transizione digitale della Pubblica Amministrazione e c’è probabilmente la chiusura di un cerchio: era questo, tutto sommato, l’obiettivo primario a cui si voleva arrivare quando il progetto IO (e agli altri progetti paralleli del “team Piacentini” che fu) è partito.
In questo “non devi fare nulla“, soprattutto, l’asticella si è alzata: è questo il nuovo standard di qualità che gli italiani si attendono su ogni fronte del rapporto con la PA. L’era dell’istituzione che pretende informazioni, che le gestisce in modo disordinato e che ne riversa i costi sul cittadino devono finire: l’app IO (ma non solo) è lo strumento di questo passaggio epocale. Un passaggio organizzativo, logistico, tecnico e culturale che è stato innescato ormai da tempo e che poco alla volta inizia a mettere a punto i primi risultati. La grande vittoria è che questa rivoluzione è nei fatti una rivoluzione silenziosa. Noi, infatti, non dobbiamo fare niente.