Lo standard USB 3.0 stenta a decollare. Supportato ancora poco da periferiche e computer, e paradossalmente troppo veloce per l’hardware con cui si ritrova a interagire, rischia di rimanere confinato in una nicchia. I primi dischi esterni USB 3.0 SuperSpeed sono già arrivati sul mercato da tempo, ma per poter gestire un flusso del genere, fino a 10 volte più veloce di USB 2.0, servono memorie SSD.
Per questo motivo, Iomega sceglie di puntare sulle velocissime memorie flash per la sua nuova linea di hard disk USB 3.0, lasciando a casa i cari vecchi dischi magnetici. Il costruttore assicura che integrando lo standard SuperSpeed con memorie allo stato solido dal form-factor di 1.8-pollici, i colli di bottiglia scompaiono del tutto e c’è un raddoppio delle prestazioni rispetto ai dischi classici da 7.200RPM.
I dati , impressionanti, parlano di 190MB al secondo in lettura e 120MB al secondo in scrittura. Senza alcuna alimentazione esterna, oltre quella fornita dalla porta USB. La tecnologia impiegata nella realizzazione delle memorie è di tipo MLC (Multi-Layer Cell).
Come noto, nei drive SSD non ci sono parti in movimento ma Iomega protegge comunque la memoria flash con un box metallico testato per resistere a cadute accidentali fino a 3 metri d´altezza. Le unità hanno un MTBF ( Mean Time Before Failure ) fissato a 1,2 milioni di ore, offrono un sistema di sicurezza con criptatura AES di 256 bit e includono un software preinstallato dedicato ai backup.
Disponibili nei tagli da 64GB, 128GB e 256GB (compatibili anche con il “vecchio” USB 2.0) arriveranno sul mercato USA il mese prossimo. I listino prezzi Iomega indica 229 dollari per l’hard disk più piccolo, 339 dollari per il medio e 749 per il più capiente del trio.
Roberto Pulito