A partire dalla giornata di ieri, martedì 16 aprile 2024, Apple consente la distribuzione delle applicazioni iOS sul Web. Si tratta di una novità che interessa esclusivamente i paesi dell’Unione europea (dunque, Italia compresa), in virtù di quanto previsto dal Digital Markets Act entrato in vigore nel mese di marzo.
Apple consente il download della app iOS dal Web
Gli utenti sono così in grado di scaricare e di installare i software dai portali di chi li ha realizzati, senza dover obbligatoriamente passare dalla piattaforma App Store. Questo accade però solo ed esclusivamente se gli sviluppatori hanno scelto questa nuova modalità e se sono in grado di soddisfare determinati requisiti.
In altre parole, l’arrivo del DMA ha costretto la mela morsicata ad accettare il sideloading, una pratica da sempre etichettata dal gruppo di Cupertino come poco sicura. Così facendo, vengono eliminate anche le commissioni riconosciute alla società. Fa eccezione la Core Technology Fee da 0,50 euro per ogni installazione, nel caso di download superiori al milione in dodici mesi.
La normativa europea offre dunque a chi sviluppa la libertà di scegliere. Il cambiamento è introdotto dall’aggiornamento alla versione iOS 17.5 (la beta 2 è appena stata rilasciata) del sistema operativo in uso sugli iPhone.
È bene precisare che, al momento, la novità si trova ancora in fase di test. Va ad aggiungersi a quella che abilita il download della app iOS da marketplace alternativi come Mobivention, Setapp Mobile e quello di Epic Games.
Tra i requisiti richiesti per il via libera alla distribuzione sul Web, c’è anche quello legato al volume dei download generati. Servono almeno un milione di prime installazioni annuali all’interno del territorio Ue. Questo riduce inevitabilmente il numero delle applicazioni eleggibili.
Cosa succede quando un utente iPhone visita un sito da cui scaricare le app? Gli viene mostrata una scheda contenente il nome del software, quello dello sviluppatore, la descrizione, gli screenshot e altri dettagli. Dovrà poi fornire l’autorizzazione a procedere. Al momento, la funzionalità non è prevista per i tablet della linea iPad.