Milano – Non c’è stato bisogno di invitare i giornalisti a San Francisco per annunciare un nuovo iPad: si chiama semplicemente così, iPad, la nuova versione del tablet di Apple da 9,7 pollici erede dell’Air 2 e che diventa il prodotto più economico dell’offerta e che cambia poco della scheda tecnica rispetto al predecessore. A Cupertino hanno deciso di semplificare il catalogo, eliminando dal listino i prodotti più vecchi e uniformando i tagli di memoria per quasi tutti gli iDevice in circolazioine. E aggiungendo una versione speciale dell’iPhone 7, la cui unica novità è però il colore.
Cominciamo dall’iPad, che non è un vero e proprio Air 3 ma piuttosto una sorta di ritorno alle origini che dice anche molto su quali siano le prospettive di questo settore: perso ogni aggettivo, il nuovo iPad è leggermente più spesso e pesante del precedente Air 2 e monta uno schermo più luminoso (ma non a laminazione completa) e un nuovo processore A9 analogo a quello di iPhone. Rispetto al modello Pro cede qualcosa in termini di performance e flessibilità: nel caso del Pro il processore è l’A9X, dotato di GPU più performante, e nella versione professionale del tablet c’è la compatibilità con tastiera e Pencil che manca invece nell’iPad di base. Il Pro monta poi 4 altoparlanti, mentre iPad soltanto due.
Due tagli di memoria per il nuovo iPad, 32GB a 409 euro e 128GB a 509 euro (i modelli con modem LTE costano rispettivamente 569 e 669 euro): si tratta del tablet più economico a listino a questo punto , visto che l’iPad Mini 2 esce di scena definitivamente e il Mini 4 viene ora proposto unicamente con 128GB di storage a partire da 489 euro. Siamo molto lontani dai prezzi del Pro, che parte da 689 euro, che però si rivolge a un pubblico diverso: allo stato attuale gli iPad “standard” e il Mini sono soprattutto dispositivi di intrattenimento, mentre il Pro viene proposto come reale alternativa a un PC vero e proprio (una sorta di 2-in-1 in stile Surface, l’intepretazione data da Apple al form-factor in questione).
La mancanza di un evento dedicato alla presentazione di questo nuovo iPad può essere intrerpretata in due modi: la versione più pessimista dice che i tablet sono ormai avviati verso una sostanziale lenta agonia fatta di irrilevanza , non a caso i cambiamenti avvenuti in questa nuova versione dell’iPad sono stati minimi e ciò dimostra che l’impegno profuso nella sua progettazione è stato minimo per ridurre al massimo i costi relativi. Non è un’intepretazione priva di argomenti: le vendite sono in calo da anni, a dimostrazione di una tendenza ormai consolidata . Certo c’è anche l’altra faccia della medaglia : trattandosi di cambiamenti minimi, Apple non ha voluto spendere un gettone con i giornalisti, preferendo riservare risorse marketing e non solo per un’occasione successiva magari già al WWDC con un iPad Pro molto rinnovato e magari con un design innovativo (si vocifera di una diagonale da 10,5 pollici con bordi ridotti al minimo).
Ancor meno rilevanti i cambiamenti apportati al listino iPhone: la nuova versione (Product)RED altro non è che un iPhone 7 (e iPhone 7 Plus) di colore rosso , cui parte dei profitti ottenuti dalla vendita vengono devoluti alla ricerca sull’AIDS. Non cambia nulla per quanto attiene la scheda tecnica, e il prezzo è in linea con il modello Jet Black: 128GB per 909 euro e 256GB per 1.019 euro il modello da 4,7 pollici, 1.049 euro per 128GB e 1.159 euro per 256GB il Plus, prodotti di fascia alta che nonostante il prezzo sostenuto vendono bene e garantiscono ottimi margini alla Mela. Non è la prima volta che Apple propone una variante (Product)RED dei suoi apparecchi, ma è la prima volta che ciò accade per un iPhone: l’uscita di scena ormai pressoché definitiva di iPod non lasciava d’altronde molte alternative.
Un cambio di tagli di memoria per l’altro smartphone di casa, il modello “economico” del lotto: iPhone SE passa ai tagli da 32 e 128GB di storage , che ora costa rispettivamente 509 e 619 euro. Se possibile ancor meno significativo l’aumento del numero di cinturini in vendita per Apple Watch, compresa la variante fino a oggi esclusiva della versione Nike, che nulla cambia per quanto attiene il listino principale dello smartwatch di Cupertino. Infine, fa il suo debutto anche Clips : un’app che servirà a realizzare video ricolmi di effetti speciali da spedire a mezzo social, una moda a cui Apple non si è voluta sottrarre e che sarà distribuita gratuitamente da aprile su App Store per device da iPhone 5S in poi e con a bordo iOS 10.3.
Luca Annunziata