“Mini” è una parola che si limita a descrivere iPad, per questo motivo la richiesta depositata da Apple di registrarlo come marchio non convince l’US Patent and Trademark Office.
La comunicazione dell’Ufficio Marchi e Brevetti statunitense, datata 24 gennaio ma resa pubblica solo ora, riferisce a Apple che la richiesta di marchio sul nome “iPad Mini” è stata rifiutata . La motivazione è da attribuire al fatto che il trademark per cui Cupertino ha fatto richiesta “si limita a descrivere una funzione o una caratteristica del prodotto” e in quanto tale il nome non potrebbe essere concesso in esclusiva. Anche in virtù della confusione che potrebbe venirsi a creare con lo stesso marchio iPad, che Apple già detiene dopo averlo acquisito da Fujitsu nel 2010 e dopo una contesa sul mercato cinese che l’ha vista opporsi all’azienda locale Proview, alla quale ha ceduto 60 milioni di dollari.
Lo stesso nome iPad, a parere dell’avvocato Lee-Anne Berns, che ha esaminato presso l’USPTO la richiesta di Apple, sarebbe un nome con caratteristiche descrittive. “Pad”, nell’analisi di Berns, non sarebbe che un sinonimo di “tablet”, mentre la “i” che lo precede farebbe riferimento a “Internet”. Una interpretazione che, oltre ad essere suscettibile di critiche rispetto alla connotazione che Apple ha voluto imprimere al proprio prodotto, classififcherebbe il trademark come descrittivo, e quindi meno difendibile.
Un altro elemento che non convince l’avvocato dell’USPTO nella richiesta di registrazione di Apple è la documentazione presentata dalla Mela per descrivere il prodotto identificato dal marchio: a differenza di richieste precedenti esaminate e concesse dall’istituzione statunitense, non basterebbero le pagine del sito di Apple e il materiale pubbicitario.
Sono in molti gli osservatori a considerare anomala la risposta dell’USPTO e a scommettere che Cupertino ripresenterà la richiesta per ottenere l’esclusiva sullo sfruttamento del marchio: il 24 luglio è il termine ultimo per ritentare.
Gaia Bottà