A sentire la commessa che l’ha venduto, sarebbe l’ultimo iPad della Terra: Apple non ha diffuso cifre particolari relative a come proceda la vendita del suo nuovo tablet, mentre Best Buy ha fatto sapere che le sue scorte per il lancio sono belle che terminate. Parrebbe insomma che iPad sia stato un discreto successo fino a questo momento: per fortuna che un esemplare da 16GB, rigorosamente WiFi, era rimasto ancora disponibile per dargli un’occhiata con qualche settimana d’anticipo sullo sbarco ufficiale in Italia.
Innanzi tutto, nessuna sorpresa particolare nella confezione: assomiglia molto alle più recenti scatole Apple per iPhone e MacBook. Al suo interno niente di più che la dotazione indispensabile: iPad (ovvio), alimentatore 10W speciale per caricare il tablet (esteticamente identico ma più pesante di quello iPhone/iPod), cavo USB e un foglietto di istruzioni. Finito, di cuffie manco l’ombra : si vede che questo, per Apple, non è un iPod. Per mettere in funzione il gadget basta tirarlo fuori dalla plastica e accenderlo, alla stessa maniera di iPhone e iPod Touch: tenendo premuto il tastino in cima.
Le procedure di attivazione sono pressoché analoghe a quelle degli altri player portatili della Mela. Si utilizza iTunes, bastano pochi minuti: occorre un account dello Store statunitense per accedere alle applicazioni iPad, almeno per il momento. Se si ha avuto l’accortezza di scaricare qualche app in anticipo, la sincronizzazione dura il tempo di trasferire qualche decina di mega dal PC/Mac al dispositivo. Pochi minuti e si è pronti a giocare.
iPad è pesante . È la prima cosa che si nota, è il principale limite del prodotto. Dichiarati poco meno di 700 grammi per il modello WiFi (680 per la precisione, 730 grammi per la futura versione 3G), si sentono tutti in mano quando lo si afferra: rispetto ai circa 290 grammi di Kindle siamo a oltre il doppio, e la differenza è sostanziale. Dopo qualche minuto di prova (l’oggettino è arrivato in redazione da poche ore) ci si domanda come si potrà mai usarlo per ore per leggere o navigare: magari in poltrona o a letto la cosa è diversa, chi può dirlo. Ci sarà modo di provare anche questo aspetto.
Seconda impressione: che schermo fantastico . La retroilluminazione a LED è ottima, la resa dei colori e il contrasto sembrano molto buoni. Anche qui, occorrerà probabilmente guardare qualche film e leggere un paio di libri per capire quanto sia sostenibile sui tempi lunghi lo schermo: però di primo acchito l’impressione è molto buona. Anche sfogliando qualche pagina di Winnie The Pooh, il libro illustrato in omaggio con iBook Store, sembra che non ci siano grossi problemi a utilizzare lo schermo per la lettura.
I video di YouTube si vedono decentemente, ma non sempre le versioni per iPhone (le stesse che si vedono anche su iPad) sono eccellenti. I video in qualità DVD sono appaganti, sebbene il formato 4:3 dello schermo – perfettamente ragionevole quando si parla di pagine web e testo, assolutamente poco adatto alle pellicole cinematografiche – complichi la vita con due belle bande nere sopra e sotto il contenuto vero e proprio. Sono i filmati HD a fare davvero la differenza , il risultato è davvero notevole, salvo che per un piccolo particolare: quelle fastidiose ditate su tutto lo schermo, inevitabili su un dispositivo completamente touch , perfettamente visibili nonostante l’ormai celebre rivestimento oleofobico.
La navigazione è davvero efficace: non c’è traccia, almeno nelle prove effettuate nella redazione di Punto Informatico dei problemi rilevati da alcuni utenti nel collegamento WiFi. Le performance del processore A4 che equipaggia iPad sono decisamente superiori al chip ARM presente dentro iPhone 3GS : le pagine caricano più rapidamente, i JavaScript vengono eseguiti con maggiore fluidità e senza rallentamenti. La digitazione sulla tastiera virtuale è molto più efficace e comoda di quanto fosse possibile sui soli 3,5 pollici di iPhone: i quasi 10 di iPad in questo caso fanno ovviamente la differenza.
A guardarlo così, mentre si naviga come su un PC, sembra proprio un computer a tutti gli effetti: i siti come quelli di CNN e New York Times , se si fa eccezione per qualche pubblicità in Flash, sono perfettamente compatibili proprio come dichiarato da Apple. Anzi, si può tranquillamente affermare che Safari Mobile per iPad è a tutti gli effetti il miglior browser per dispositivo mobile visto in circolazione fino ad adesso. Punto.
Qui si fermano le prime impressioni dopo qualche minuto di utilizzo. Ci sono molte prove ancora da effettuare, molte applicazioni scaricate da testare (parecchie sono specifiche per il mercato USA, con tutti i limiti che questo impone): quelle HD, ovvero già adattate ad iPad, sembrano tutte giovare di una certa consapevolezza dello strumento, sono molto diverse dai primi esperimenti su iPhone. Quel che sembra certo è che l’esordio di Apple in questo settore e su questi dispositivi, i tablet, sia senz’altro un evento interessante per tutta l’industria: ma è ancora presto per decretarne il successo definitivo .
Nei prossimi giorni pubblicheremo le nostre prove e le nostre esperienze con diverse applicazioni, alcune dedicate alla produttività personale e altre all’intrattenimento. Se avete domande specifiche, fatele pure nei commenti . Vi risponderemo appena possibile.